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Chiamate Roma 3131: la Radio aperta agli ascoltatori

La radio è sempre stata capace di arrivare a tutti, senza fare distinzioni di sesso o ceto. Una voce suadente e gentile che esce dall’ apparecchio e arriva al cuore della persona che, in un luogo forse lontano e isolato, ascolta quelle parole. E grazie alla radio si può spalancare un mondo nuovo, ricco di informazioni interessanti e conoscenze sorprendenti.

Questo è stata la magia di ‘Chiamate Roma 3131’, storico programma radiofonico trasmesso da Rai Radio Uno dal 1969 al 1974. Il programma radiofonico, innovativo e interessante, fu un successo: per la prima volta infatti agli ascoltatori era data la possibilità di chiamare in diretta per fare sentire la loro voce, esprimere la loro opinione a tutta Italia. Il programma determinò quindi una svolta, una vera rivoluzione: la radio divenne partecipativa, gli ascoltatori si ponevano sullo stesso piano dei conduttori, che si mettevano al loro servizio.  Erano anni di grande fermento per l’Italia e i temi trattati quindi erano “scottanti” (soprattutto all’epoca) ma i conduttori li affrontavano con grande professionalità, competenza, lasciando libera possibilità di espressione ma sempre in modo educato e gentile.

La prima edizione del programma nacque da un’idea di Adriano Magli e Luciano Rispoli e fu condotta da Gianni Boncompagni, Franco Moccagatta e Federica Taddei. Le punte di ascolto nei primi mesi arrivarono fino a 10 milioni di ascoltatori. In un’intervista Rispoli ha ricordato: «Io ho solo il merito di aver inventato la trasmissione. Avevo saputo che in Francia c’era un programma radiofonico in cui si interveniva telefonicamente su temi sessuali, lo proposi. Mi diedero 40 minuti ogni mattina, mi ricordo che dissi ai tre conduttori di dimenticare di avere un’identità e di essere uno strumento al servizio del pubblico: lo fecero ed ebbero successo». Accanto a Moccagatta, si alternarono nel tempo diversi conduttori fino al 1972, l’anno che segnò il passaggio dall’edizione mattutina a quella pomeridiana e che portò alla conduzione Paolo Cavallina e Luca Liguori.

Nel 1975 il programma cambiò nome chiamandosi ‘Sala F’ , ideato dalla signora della Radio Lidia Motta, con un richiamo nel titolo alla sala di via Asiago ma anche ai fermenti che animavano il mondo delle femminile in quel periodo. Il programma venne ripreso successivamente nel 1979 sull’emittente Rai Radio Due con il titolo ‘Radio Due 3131’. In quel periodo approdò alla direzione di Radio Due Corrado Guerzoni che divenne successivamente una delle voci più amate del programma fino al 1990. Guerzoni introdusse la novità dei collegamenti esterni. La fine arriva nel 1995 con l’edizione condotta da Marco Guzzi e Maurizio Ciampa.

Chiamate Roma 3131 si presentava come un confessionale laico dove parlare e confrontarsi, una finestra aperta sul mondo in cui poter affacciarsi per scoprire notizie sempre interessanti. Il 3131 rilevava gli umori latenti nel Paese e avvertiva le problematiche serpeggianti tra la popolazione. Affrontava spesso temi difficile: discriminazione, droga, disabilità, malattia, ecc. Sull’esperienza di Chiamate Roma 3131 è stato scritto un libro intitolato ‘La prima volta al telefono. La storia del 3131 dal 1969 al 1995’ di Raffaele Vincenti edito da Teche Rai.

Aggiornato più volte nel titolo e nelle tematiche, il programma è stato riproposto fino al 2006. Ora amanti di Radio tocca a voi: chi ha avuto la possibilità di ascoltare questo programma? Dateci la vostra testimonianza e condividete con noi i vostri ricordi.

Fonti: laStampa.it, Radiolawendel.blogspot.it

Articolo a cura di Eleonora Corgiolu

 

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