HomeMagazineCome affrontare gli eventi drammatici in Diretta Radio?

Come affrontare gli eventi drammatici in Diretta Radio?

In questo periodo mi sono spesso trovato a vivere la difficoltà di dover andare in onda con un programma radiofonico. Non è sempre facile trasmettere per uno speaker, specie in situazioni dove bisognerebbe trattare argomenti “drammatici”.

L’abbiamo infatti provato negli ultimi mesi, è triste da dire ma di notizie abbastanza “pesanti” ce ne sono state parecchie: gli attentati di Parigi, quello di Nizza, il tentativo di golpe in Turchia sino ai fatti di Monaco di Baviera qualche giorno fa.

Di fronte a questi tragici eventi le domande che assalgono uno speaker sono sempre molte. Già, perché anche chi fa questo mestiere ha un’anima e non è detto che ci sia sempre la voglia di scherzare o di divertire, soprattutto quando i pensieri personali e quelli di chi ascolta sono concentrati su altro.

E allora spesso ci si trova a dover fare i conti con mille interrogativi: sospendere la trasmissione rischiando di essere criticato? Fare come se niente fosse e andare in onda finendo per essere visto come l’insensibile di turno? Trasmettere dedicando almeno una piccola parte del programma al racconto di quanto accaduto col pericolo che tutto venga visto come un gesto retorico?

Occorre dire che di fronte a tutto questo non esiste una risposta (o una scelta) univoca e corretta.

Credo stia alla coscienza di ciascuno speaker la decisione di andare o non andare in onda in occasioni come queste. La cosa importante è che qualsiasi scelta presa, venga condivisa con il direttore della radio, sia che si tratti di un grande network che di un emittente a livello locale.

La radio, uno tra i principali mezzi di comunicazione, ha lo scopo di informare chi ascolta, indipendentemente dal fatto che in onda ci sia un notiziario o un programma di intrattenimento.

La sua forza è sempre stata quella di “essere sul pezzo” prima degli altri. Ma la sua bellezza sta anche nella capacità che possiede di riuscire a divertire, emozionare, incantare chi è all’ascolto attraverso la musica e le parole, cosa che non può fare la carta stampata, Internet e forse nemmeno la tv.

Credo sia questo quello che bisognerebbe pensare ogni volta che ci si domanda se e come affrontare determinati fatti di attualità in diretta. La radio ha il grande potenziale di poter essere mezzo di informazione, elemento di condivisione di emozioni e sentimenti, strumento “terapeutico” per chi ascolta e trasmette.

E voi? Vi siete mai trovati in situazioni simili? Come le avete risolte?

Articolo a cura di Mattia Savioni

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