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Conduttore Radiofonico: Pro e Contro del Lavoro in Radio

Parliamo della realizzazione di un sogno. Parliamo sicuramente di uno dei lavori più belli del mondo. Parliamo di un ruolo, quello dello speaker, che fa gola e invidia a molti, ma allo stesso modo che dà la possibilità a pochissimi di questi di riuscire a lavorare e a fare una carriera importante.

Ancora oggi, purtroppo, non tutti riconoscono, quello dello speaker radiofonico, come un vero e proprio lavoro: viene considerato più una passione o un’occupazione che non richiede grande fatica, senza però considerare l’impegno e il sacrificio che ci vuole per riuscire ad arrivare a questo obiettivo, oltre allo studio necessario e le ore pre e post diretta a preparare il programma.

Ecco, proprio per tutti questi motivi quali sono secondo voi i vantaggi e gli svantaggi del lavoro di speaker? Quali sono i famosi pro e contro? Perché ci sono tantissime cose belle nel fare lo speaker, ma anche altre meno gradevoli o impegnative. Cerchiamo di analizzarle insieme, o meglio vi propongo la mia ipotesi, a voi la conferma o la smentita.

Partiamo dalle cose belle, perché di certo lavorare con la musica, con cuffie in testa e microfono davanti agli occhi, per lo più con l’obiettivo di parlare a più persone possibili, vale tutti gli sforzi del mondo. Oltre a ciò, essere riconoscibili dal pubblico e avere tante persone che ti scrivono e ti fanno i complimenti è un altro punto a favore. Un altro grande vantaggio è che lavorare in radio, per qualsiasi ruolo, è un’occupazione molto dinamica che non necessita di “timbrature” e di rimanere seduti alla scrivania per 8 ore, c’è poca routine e sempre qualcosa di nuovo da fare, nonostante non possa sembrare così.

Ancora, la possibilità di utilizzare creatività e fantasia, pensare autonomamente alle notizie di cui parlare e ai contenuti da trasmettere, impostare il programma e cercare sempre nuove idee. Infine, si lavorano effettivamente poche ore al giorno, il tempo della diretta, mentre il momento della preparazione non è caratterizzato da particolari pressioni.

Però come in tutte le cose non è tutto bello, ci sono anche degli aspetti negativi (anche se io ne trovo ben pochi…) ma proviamo a cercarli, così da avere una visione un po’ più globale dell’impiego: il lavoro dello speaker non conosce pause, la radio non si ferma mai, per cui, a meno che non lavoriate in un network molto importante, può capitarvi di lavorare i weekend, le festività o a orari improponibili (la mattina presto o la notte), soprattutto all’inizio della vostra carriera. Naturalmente le ferie ci sono per tutti, ma sono suddivise e non è detto che non vi tocchi trasmettere a Ferragosto, Capodanno, Natale ecc.

Poi dovete necessariamente rimanere informati e continuare a leggere come già scrivevo nell’articolo precedente, non potete fermarvi mai o rilassarvi da questo compito, perché il mondo continua ogni giorno e dovete rimanere al passo. Oltre a ciò ci sono manifestazioni collaterali, eventi, serate organizzate dall’emittente a cui bisogna partecipare, in ogni occasione.

Ma la cosa più difficile, anche se qui si parla di carattere e non di fatica lavorativa, è che la radio vi mette in gioco ogni giorno, vi chiede sempre il massimo e soprattutto non vi permette di far trasparire nulla della vostra vita. Mentre in molti altri lavori potete presentarvi più stanchi, svogliati, taciturni o antipatici del solito, un programma radio vi obbliga a essere sempre positivi, qualsiasi cosa stia succedendo. Questo non significa dimenticare i problemi della vita quotidiana ma semplicemente accantonarli, però farlo sul serio, perché al microfono non deve trasparire nulla, o meglio si deve capire solo quando siete più felici del solito e non se qualcosa non va. Insomma, in diretta dovete essere sempre felici! E non è così facile come può sembrare.

Credo che per raggiungere questo obiettivo, sia necessario avere un amore davvero immenso per la radio e per questo lavoro, perché solo così la diretta vi può trasformare e far dimenticare tutti i momenti negativi della vostra giornata. Secondo me questi sono i maggiori vantaggi e svantaggi. Come dicevo anche prima gli aspetti brutti sono estremamente meno rilevanti di quelli belli, ma sono comunque da considerare e da tenere in conto.

Che ne dite, siete d’accordo con me o trovate altri pro e contro per questo lavoro? Ribadisco: lavorare in radio credo sia uno dei ruoli più privilegiati al mondo e un mestiere bellissimo, ma mi sembrava giusto sottolineare anche i piccoli, pochi, aspetti negativi che ci sono ed il fatto che al pari di ogni mestiere, vi sia dietro un grande impegno.

Articolo a cura di Nicola Zaltieri

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