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Sulle frequenze dell’arte con Radio Arte Mobile

Radio Arte Mobile al servizio della creatività 24 ore su 24. La prima radio italiana, dedicata alle arti visive e sonore, che dal 2007 trasmette in streaming dal sito radioartemobile.it. Stasera, alle 21:00, in occasione della manifestazione Arte Fiera Bologna 2012, rende omaggio a Luigi Ontani, noto pittore e scultore bolognese, per poi dare spazio al secondo dibattito sul rapporto tra arte e azienda. Questa la notizia.

Ora, pongo una domanda: Può l’arte fare ascolti in radio? Qualcuno risponderà con un secco no! Certo se parliamo di un film, che facilmente riesce a catturare l’attenzione dell’ascoltatore, il problema non si pone; ma se per arte intendiamo la pittura o la scultura? A quanto pare, ed è piuttosto confortante, il problema non si pone nemmeno in questo caso.

« Il server ci segnala quando sfondiamo il muro di 120 ascoltatori al secondo: ultimamente succede sempre più spesso» così Luca Vitiello, Assistant Production di Radio Arte Mobile. E dettaglio di non poco conto, gli ascoltatori non sono solo italiani. La radio è ascoltata dall’America Latina alla Croazia!! Un fatto eccezionale ma, diciamoci la verità, niente succede per caso. Il successo è frutto di anni di lavoro e lo sanno bene i galleristi nonché fondatori di RAM, Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier.

Ma vediamo com’è nata l’idea di arricchire il web con una radio dedicata all’arte. Non ci crederete ma tutto è iniziato sulle quattro ruote, quando RAM era solo una piattaforma di incontro di artisti, addetti ai lavori e pubblico. Già, proprio così. Nel 2000 Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier a bordo di un pullmino, decorato dall’artista Federico Fusi, hanno girato in lungo e in largo l’Europa per intervistare curatori, direttori di musei, artisti.

«Avevamo partner a Stoccolma e Vienna – spiega Dora Stiefelmeier – Dopo un anno abbiamo cominciato a stanziarci per grandi dirette: durante la Biennale del 2001 a Venezia abbiamo creato un’installazione radiofonica che ha coinvolto tutti gli artisti di passaggio. Nel 2005 è stato Michelangelo Pistoletto a regalarci “l’Armadio del Mediterraneo”, che è poi diventato il contenitore del nostro grande archivio, anima della nostra programmazione». Una miniera d’oro per gli amanti dell’arte che, tra registrazioni di eventi e interviste, conta più di 1200 file sonori. Davvero niente male per una web radio “artistica”.

E voi, fan dell’arte e non, che cosa ne pensate? Il successo di RAM vi sorprende? Dite la vostra, senza indugio.

Articolo a cura di Sofia Napoletano.
Fonte: Corriere della Sera

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