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Giorgio Prezioso, Dj di M2o si racconta a Radiospeaker.it

Una figura molto importante all’interno della radio oltre allo speaker, è il Dj, ovvero colui che fa “suonare la musica” e lo è ancor di più come ben sappiamo,per il semplice fatto che gran parte delgli ascolti di una emittente dipendono anche dal tipo di musica che viene scelta. Oggi Radiospeaker.it, ha avuto il piacere di incontrare Giorgio Prezioso, il Dj Prezioso, che ogni giorno su M2o ci tiene compagnia dalle 15.00 alle 16.00 con “Prezioso in Action”, un programma definito dai suoi ascoltatori molto esilarante o “sdraiante” che dir si voglia!Con lui abbiamo ripercorso la sua carriera fin dagli esordi, dove ben si evince quanta personalità, professionalità e creatività sia necessaria pre ricoprire un ruolo che assai spesso non è ben evidente a chi la radio la ascolta, senza conoscere giustamente tutti i meccanismi che la regolano. Ma andiamo a conoscere più da vicino Dj Prezioso…

Come è iniziata la tua carriera da Dj?
Diciamo che io sono arrivato in radio in un secondo momento perchè all’inizio ero un disc-jokey appassionato di scratch. Ho fatto le prime gare Walky Cup e solo successivamente, sono approdato a Radio Deejay, ma non nasco come speaker, piuttosto come disc-jokey. All’inizio facevo scratch poi sono diventato anche un produttore musicale. Ho iniziato molto presto, la prima competizione l’ho fatta a 17 anni. Quello era il primo anno in cui Radio Deejay prendeva la Walky Cup, si svolgeva all’Acquafan di Riccione ed era anche la mia prima competizione nazionale nella quale mi sono classificato primo.

Se dovessi descrivere l’emozione che hai provato la prima volta che hai ascoltato i tuoi pezzi in radio?
All’inizio del Deejay Time, nel ’92, avevo una “rubrica” che si chiamava Disco Prezioso dove ogni giorno remixavo un pezzo. Diciamo anche che, in quel periodo, la radio era molto seguita, perchè non c’erano altre distrazioni come internet, quindi le persone mettevano la sveglia per ascoltarla e specialmente per seguire il Deejay Time. Riascoltarmi dopo la puntata era sempre una bella emozione e poi, essere presentati da Albertino era speciale.

Qual’è l’album, singolo o lp al quale sei più legato a partire dai tuoi esordi?
Sicuramente è l’album dove c’è la canzone “Tell me why”, che si chiama “Back to Life”. Sono molto legato a questa produzione, perchè è stato il primo disco che ha riscosso successo anche all’estero.

La radio, dunque, diventa un “collante”?
Diciamo che è stato un collante,ma devo anche dire che le produzioni hanno fatto tanto, perchè comunque io penso che per stare in radio, devi prima dimostrare di valere fuori. Poi, anche per la radio, avere un disc-jokey che funziona anche all’estero, fa gioco.

Ascolta l’audio dell’intervista a Giorgio Prezioso:

Intervista Giorgio Prezioso by radiospeaker.it

Come è cambiato il tuo modo di fare musica in questi anni?
C’è stato un cambiamento, perchè la tecnologia si è evoluta. Se una volta, per fare un disco sevivano determinate apparecchiature, ora un disco lo si può fare con un pc portatile. Un disc-jokey deve seguire l’evoluzione della musica, quindi non si possono produrre i dischi di dieci anni fa; sii può mantenere uno stile, ma non si possono ignorare i cambiamenti: tempo fa, si utilizzavano determinati suoni ora ve ne sono altri. Per ciò che concerne il gusto, invece quello rimane. Il mio gusto è legato al periodo anni ’80, perchè in quel periodo frequentavo la discoteca, la musica che ascoltavo io da piccolo era quella, quindi mi emoziono di più ad ascoltare dischi di quel periodo, piuttosto che altro. Rimango legato a quegli anni, perchè li ho vissuti di più. La musica che porto nelle mie produzioni è quella che ho vissuto negli anni ’80.

A casa, con quale genere di musica si “sdraia” Dj Prezioso?
Ascolto tutto, mi piacciono i Genesis, i Depeche Mode,i Tears for Fears, amo il jazz e i classici.

Non ascolti solo commerciale?
No, ascolto altro perchè mi serve per fare commerciale. Chi fa musica alla base ha una cultura musicale che arriva da li, altrimenti non potrebbe farlo.

Il tuo Dj preferito?
Il disc-jokey che reputo un genio è Q-bert, che poi in realtà è un “turntablist”, ossia è un disc-jokey che si esibisce con un mixer e un giradischi. Lui sicuramente, tra gli stranieri, è il mio preferito. Per quanto riguarda quelli italiani, direi tutti e nessuno, nel senso che mi piacciono quelli originali, non amo i cloni, quindi diciamo che io premierei tutti quelli che creano qualcosa e non imitano gli altri.

Cosa direbbe “Massimo er Gladiatore” di dj Prezioso?
Direbbe: “basta musica commerciale, metti house, metti bresaola, metti tecno invece de ‘sta robba!”

Articolo a cura di Catia Demonte

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