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RADIO 24: un ascoltatore attacca Cruciani

Sempre lui, di nuovo lui al centro delle notizie di casa Radio 24, ed in particolare dell’arcinoto format de “La Zanzara”.

Avete capito. Si tratta del conduttore Giuseppe Cruciani, non nuovo ad episodi  spesso discussi, ma soprattutto accesi!

Come nel caso di quello avvenuto lo scorso 7 gennaio dove, ad essere sotto  lo sguardo attonito dell’occhio mediatico, è stata una discussione tra lo speaker e un ascoltatore, sulla scia dei recenti fatti che hanno visto ledere la comunità parigina, scossa a causa del terribile attentato alla redazione del settimanale satirico “Charlie Hebdo” che ha provocato ingenti danni e diverse vittime.

Nel corso del “talk”, l’ascoltatore in questione, un salernitano  di nome Barry, pare si sia  scagliato verbalmente contro Cruciani, “on air” con il collega David Parenzo. Parole forti conseguenti alla decisione dello speaker di indossare una maglietta recante la vignetta a firma di “Charlie Hebdo”, raffigurante l’immagine di  Maometto.

Una scelta probabilmente non digerita bene dall’adirato ascoltatore, il quale non ha esitato nel rivolgere il suo pieno dissenso, con affermazioni del tipo: “Nessuno ha paura di te. La vendetta dell’islam può arrivare anche dopo tanto tempo. Continuate a prendere per il c… e poi vedrete”, e poi : “A noi insegnano la violenza fin da bambini. Non ci provocate perché non avete le p… di reagire. Noi entriamo negli uffici e nelle camere da letto e vi spariamo in testa. Non toccate chi è più forte di voi”

Insomma,  a quanto sembra, un duro affronto che non ha risparmiato la reazione, altrettanto agitata, di uno dei conduttori, tanto da affermare:  “Ma io ti mando a fare in c… Ma tu sei un criminale”.

Scene a cui siamo probabilmente  abituati, a confermarlo è chi, guardando spesso la tv, facendo “zapping”, non riesce ad evitare le discussioni tipiche da “talk-show”, trite e ritrite,  che ci vengono puntualmente propinate, in cui quel “pizzico” di volgarità non manca.

Spiacevole notare che anche il mezzo radiofonico sia influenzato da una serie di linguaggi non proprio consoni, irrispettosi verso chi ascolta, considerando poi che il tutto avviene in diffusione nazionale.

A chi imputare la colpa? Al pubblico, alla radio, ai conduttori, alla linea editoriale?

E’ indubbiamente un mondo che continua a cambiare, in tutti i sensi; sicuramente i modelli che ci vengono proposti non sono proprio all’altezza delle nostre aspettative, anzi forse sono questi esempi a rendere tutto più semplice, più libero, senza regole e quindi addirittura tollerabile, come nel caso di una parolaccia, detta in diretta…. chissà, proprio nel momento in cui è sintonizzato un adolescente.

Resta comunque l’amaro in bocca per ciò che è successo sulle frequenze di Radio24 e senza avere la presunzione di eleggerci a difensori dell’uno o dell’altro, ci auguriamo che situazioni del genere possano anche risvegliare le coscienze dell’intero panorama mediatico, affinché questo 2015, da poco cominciato, possa ridare dignità e lustro a ciò che hanno fondato e formato i grandi predecessori.

Questo è l’augurio di Radiospeaker.it, che intende estendere a tutti gli operatori della comunicazione, in nome di quell’indissolubile amore per la Radio.

Buon lavoro!

 

Articolo a cura di Maurizio Schettino

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