HomeMagazineSpeaker o cantante: chi dei due è più bravo a fare il conduttore?

Speaker o cantante: chi dei due è più bravo a fare il conduttore?

Nelle radio italiane si sta diffondendo una nuova moda: il cantante-speaker.

Sono lontani ormai i tempi in cui i cantanti frequentavano la radio solo per la classica intervista promozionale, adesso i network affidano ai big della musica dei programmi tutti per loro.

A sperimentare questa tendenza, oltre a diverse emittenti nazionali, è anche Radio2 che ha deciso di rivoluzionare lo storico programma, portato al successo da Lelio Luttazzi, “Hit Parade” mettendo dietro al microfono gli artisti più amati del panorama musicale italiano.

Gli ascoltatori per tre weekend (in onda sabato e domenica alle ore 13) avranno l’occasione di ascoltare le canzoni che hanno influenzato il percorso di vita e musicale del cantante, ogni playlist sarà accompagnata da racconti inediti e riflessioni del protagonista di turno. L’ultimo appuntamento, invece, permetterà al pubblico di scoprire i brani preferiti tra quelli incisi dallo stesso cantante. Dal 9 al 24 aprile alla guida di “Hit Parade”c’è Marco Mengoni.

Sempre su Radio2 la formula del cantante-speaker viene usata anche per il testa a testa tra la vecchia e la nuova generazione musicale nel programma di Caterina Caselli e Giovanni Caccamo “Nessuno mi può giudicare”, in onda ogni domenica dalle 15.30 alle 17.

Di nuovo gli speaker vengono messi in panchina per far parlare di musica gli stessi artisti, in questa trasmissione la veterana Caterina Caselli, e la nuova leva Giovanni Caccamo, si divertiranno a mettere in contrasto i tormentoni di ieri e quelli di oggi.

Non solo Radio2, perché a dare le chiavi dello studio ai cantanti è pure Radionorba. La radio del sud ha messo in piedi il format “Dj per un giorno”, dove l’ospite indossa le cuffie ed al fianco dello speaker di turno porta avanti la trasmissione parlando di sé ed interagendo con gli ascoltatori.

Sulla scia di Radionorba è indirizzata, spesso e volentieri, Rtl 102.5 in particolare nella fascia pomeridiana e serale in cui lascia un ampio spazio ai cantanti in studio.

A questo punto non resta che porci un quesito marzulliano: sono i cantanti che hanno bisogno della radio oppure è la radio che ha bisogno dei cantanti? Senza dubbio entrambi si alimentano.

La cosa più importante da comprendere è quanto gli ascoltatori apprezzino i cantanti in questo ruolo, come accade anche per i personaggi dello spettacolo, visto che in radio non si viene aiutati dalla presenza scenica.

Da parte nostra comunque, va un grande in bocca al lupo a Giovanni e Marco per questo nuovo incarico da dietro un microfono.

Articolo a cura di Maria Giovanna Tarullo

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