HomeMagazineRadio Bocconi, la web radio universitaria. Intervista allo station manager Stefano Modesti

Radio Bocconi, la web radio universitaria. Intervista allo station manager Stefano Modesti

Oggi Radiospeaker.it ha incontrato Stefano Modesti, station manager e direttore artistico di Radio Bocconi, web radio dell’università milanese.

Com’è nata RadioBocconi?

Radio Bocconi è una web radio creata dall’idea di tre studenti dell’università: Martino Garavaglia, Maria Teresa Ampollo Rella e Matteo Vianoli nell’aprile del 2008 e la prima diretta si è svolta il 13 maggio dello stesso anno. Le tre redazioni principali sono: Approfondimento Musicale, Intrattenimento e News & sport. All’inizio delle trasmissioni la radio contava dieci ore di diretta al giorno; quattordici di rotazione musicale, quindici programmi e una quarantina di collaboratori. Oggi siamo più di ottanta, con 13 ore di diretta quotidiana e più di venti programmi.

 Quali sono i suoi obiettivi e cosa la differenzia rispetto alle altre web radio?

Radio Bocconi si diversifica rispetto a tutte le altre radio per le persone che ci lavorano: studenti che scelgono di entrare a far parte di questo gruppo sapendo che non verranno retribuiti, spinti dal desiderio di poter dar voce alle proprie passioni, che spaziano dalla musica, al cinema, allo sport, fino all’intrattenimento più puro. L’obiettivo è dare respiro a questa pluralità di voci, ordinandole e disciplinandole per creare un prodotto omogeneo che si possa avvicinare all’esempio delle radio commerciali, pur mantenendo la freschezza e la spontaneità dei ragazzi che vi operano. Uno dei punti di forza è il sito, aggiornato quotidianamente con articoli, news sui programmi e i loro ospiti e tanto altro ancora. Tutto questo al fine di andare a creare un ambiente che possa essere, non solo di svago, ma anche competitivo, per avvicinare e preparare i ragazzi a un esperienza lavorativa di buon livello e creare così un background spendibile in qualsiasi settore, sia per chi vorrà entrare nel mondo dei mass media, sia per coloro che andranno a operare in un contesto aziendale.  

Qual è la partecipazione degli studenti?

La partecipazione è buona! Non solo in termini di ascolti, che sono triplicati dall’inizio delle trasmissioni, ma anche per quanto riguarda il loro coinvolgimento nelle attività della radio. Dal primo anno che il 13 Maggio organizziamo una festa/evento in università per festeggiare il compleanno della radio, riscuotendo un notevole successo e facendo sempre registrare il tutto esaurito con più di mille partecipanti!

 Di cosa vi occupate e che musica trasmette?

Il palinsesto è organizzato in fasce per genere di programma che si sviluppano durante l’arco della settimana: la mattina un programma di “infotainement” fa da contenitore di diverse notizie, da mezzogiorno alle tre c’è l’approfondimento sull’attualità sociale, politica, sportiva e artistica, la prima serata è appannaggio dell’intrattenimento più puro, mentre la seconda serata e la notte è occupata dai programmi di approfondimento musicale, che rappresentano una lente di ingrandimento su quasi tutti i generi: dall’hip hop, all’indie, dalla dance al classic rock fino al jazz. Questo al fine di ottenere un prodotto variegato, ma anche uniforme, omogeneo e soprattutto riconoscibile per gli ascoltatori.

 Ci sono dei criteri di selezione per decidere quali studenti possono collaborare con RadioBocconi?

Inizialmente non ve ne erano. Il progetto era ancora in fase embrionale e l’unico requisito indispensabile era la passione che doveva spingere i ragazzi alla partecipazione. Con il passare delle stagioni il livello si è notevolmente alzato. Ora abbiamo un responsabile per il recruitement il cui compito è di incontrare coloro che vogliono entrare a far parte della radio, selezionarli e capire in quale contesto possono essere posizionati (speaker, registi, redattori ecc…). Un responsabile tecnico per la supervisione e l’addestramento dei registi e una squadra marketing per la promozione della radio e della sua immagine.

Cosa pensi di Radiospeaker.it?

Personalmente ritengo che rappresenti una piattaforma all’avanguardia per quanto riguarda il mondo radiofonico e vero, se non unico, canale che permetta a tutti di iniziarsi e entrare a far parte di questo settore.

 Ti ringraziamo per aver accettato l’intervista di Radiospeaker.it e contiamo di risentirci presto.

Grazie a voi per il vostro interessamento.

Intervista a cura di Giuseppe Opromolla

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