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R101: Stefano Mastrolitti si racconta a Radiospeaker.it

Oggi Radiospeaker.it incontra Stefano Mastrolitti, conduttore radiofonico a R101 e finalista della prima edizione del programma RDS Academy.

Ciao Stefano e benvenuto!
Ciao Filippo, grazie per l’opportunità. Per me è un onore, perché vengo intervistato da uno di quelli che considero il futuro vero della radio italiana.

Prima di parlare del tuo lavoro di conduttore radiofonico nazionale a R101 vorrei tornare indietro di qualche anno. Com’è iniziata la tua avventura in Radio?
In realtà in un modo un po’ diverso dal solito, nel senso che io prima di fare la radio facevo tutt’altro. Ho lavorato per due anni nell’ufficio stampa del ministero dell’ambiente; ero giovanissimo, avevo 23 anni ed ero a Roma in giacca e cravatta. Dopo due anni la cravatta mi stava molto stretta e ho capito che la politica non fosse assolutamente il mio mondo e ho quindi continuato a lavorare nel mondo della comunicazione ma in una grossa agenzia. In tutto questo, in realtà, coltivavo, sempre in modo amatoriale, il mio amore per la radio, che era nato invece precedentemente, perché io, se uno mi ascoltasse non lo direbbe, ho anche un tesserino da giornalista pubblicista, perché quando ero più giovane scrivevo per un giornale della mia città: il “bari sera”. Così capite anche da che città vengo. In quell’occasione mi capitò di registrare dei notiziari per “Radio Bari Città Futura”. Da lì in poi ho sempre provato, anche se questo rimaneva un hobby perché, come tu ben sai, molte radio locali non ti danno di certo la possibilità di vivere di questo lavoro. La radio era però uno di quegli hobby che ti bruciano dentro e che non riesci in alcun modo a gestire; c’è stato infatti un momento in cui ho deciso di giocarmi tutto. Te lo racconto brevemente: quando ero a Roma c’era l’occasione per fare un provino a Radionorba. Ho colto l’opportunità, considera che si trattava della sostituzione per maternità di una conduttrice dei notiziari, ed il mio impegno era scrivere e leggere in onda tre notiziari ogni giorno lavorativo. Feci questo provino senza sperarci più di tanto ma poi andò bene. Mollai il mio posto fisso e ben retribuito a Roma per andare a fare questa sostituzione di 6 mesi, tornando in Puglia, dove pensavo che non avrei più vissuto, senza alcun tipo di prospettiva e senza, posso dire, un grandissimo ritorno economico. Ho cominciato con i notiziari ma, il direttore direttore di Radionorba, attualmente ancora direttore Alan Palmieri, ha deciso un’estate di propormi di sostituire il conduttore del programma del mattino che andava in ferie per due settimane e credo che me lo proponesse sulla base della sua follia; forse mi vedeva fare lo stupido nei corridoi e quindi pensava che io potessi avere una qualche cosa, o forse perché non aveva nessuno disposto a fare l’alba ad Agosto. Fatto sta che il mio ex collega, rientrato dalle ferie, non è più tornato a condurre il programma del mattino perché ci sono rimasto io; anche se poi lui, in realtà, ha avuto altre opportunità e di conseguenza mi posso permettere di dirlo scherzando. Questa in brevissimo è la mia storia. Da lì sono venuti quasi 5 anni di conduzione del morning show, quello con la stupenda Anna Conte, che è stata la migliore maestra di radio della mia vita. Successivamente poi in questo è venuta anche la tv, visto che Radionorba si è trasformata in una radiovisione.

Tra poco voglio anche parlare del tuo attuale lavoro a R101 iniziato ormai verso la fine dell’estate 2014 ma, prima, voglio chiederti: tu hai partecipato alla prima edizione dell’RDS Academy. Al dilà dell’esperienza, sicuramente indimenticabile, che cosa ti ha insegnato il programma, radiofonicamente parlando, di realmente importante per il tuo lavoro oggi?
Di realmente importante per il mio lavoro lì ho imparato esattamente cosa significa fare la radio di flusso ed è una cosa importante perché, se sai fare la radio di flusso, secondo me, puoi fare qualsiasi cosa. L’Academy mi ha insegnato quelle che sono le dinamiche all’interno di un network che io, venendo da una radio grossa ma locale, non potevo assolutamente immaginare. Mi ha anche insegnato a vivere la radio come un’azienda e che questo mezzo, nonostante sia una meravigliosa passione, è pur sempre un lavoro e come tale, in certe situazioni, va trattato; non facendosi trascinare totalmente dalla passione. E, siccome io sono uno molto sanguigno, a RDS Academy ho imparato a tenere a bada il mio carattere.

Da qualche settimana sei colui che ogni Sabato e Domenica inaugura la giornata in diretta su R101. Come organizzi le tue ore di diretta ma, soprattutto, cosa è cambiato per te, a parte la sveglia, in questa nuova fascia oraria?
La sveglia tendenzialmente è gestibile perché, comunque, non è la prima volta che lo faccio; e poi come molti che ci leggono sapranno, quando ti svegli per fare la cosa più bella del mondo, quella che tu ritieni la più bella in assoluto, non senti la fatica. Io ho la fortuna di avere una bravissima autrice, Anna Brioschi, con la quale ho già collaborato ai tempi del programma con Chiara Tortorella, e con lei noi cominciamo già da Giovedì e Venerdì a selezionare argomenti. L’idea di base, non so se tu abbia visto sui social, è autodefinirsi “La Tribù Del Mattino di R101” perché io penso che, se hai uno spazio a disposizione, devi riempirlo e farcirlo nel miglior modo possibile, dando il meglio di te stesso e, soprattutto, essendo il più possibile al servizio dei tuoi ascoltatori: ogni fascia ne ha sempre di particolari. Noi siamo partiti proprio da questo, devo dire infatti che c’è stata la collaborazione di tutta l’area marketing e dei colleghi che si occupano dei social, i quali si sono molto coinvolti in questo progetto, ovvero quello di provare a stilare un indentikit dell’ascoltatore del Sabato e della Domenica mattina presto, perché, ribadisco, se siete svegli alle 6 di questi due giorni, dovete per forza avere un ottimo motivo! Per questo noi, coinvolgendo gli ascoltatori, stiamo settimana dopo settimana stilando un vero e proprio identikit del membro della “Tribù del Mattino di R101”. Grazie a questo, vogliamo essere il più possibile al servizio degli ascoltatori e questa per me è una missione. Ti racconto anche un’altra cosa: io amo coinvolgere gli ascoltatori perché, ti sembrerà assurdo, a quell’ora di Sabato e di Domenica fanno soltanto cose fighe e strane. Non mi è mai capitato qualcuno che mi scrivesse una banalità! Ho portato in onda gente che alle sei del mattino andava a fare rally per non vedenti , gente che mi ascoltava da New York in streaming, addirittura un ragazzo italiano che ha creato una pizzeria a pedali in Danimarca e ci ascolta da lì, ho convinto la professoressa di un liceo a non interrogare. Lì fuori, di Sabato e di Domenica mattina a quell’ora, c’è un mondo incredibile! E tutto questo l’ho scoperto solo grazie alla Tribù del Mattino di R101!

Descrivi Stefano Mastrolitti conduttore radiofonico in tre aggettivi:
Noooooo, allora. Appassionato, maniacale e insaziabile.

Concludo col chiederti: che cosa ne pensi di Radiospeaker.it?
Radiospeaker.it, ne parlavo con una collega che mi chiedeva di quest’intervista, è il media web più autorevole e più seguito del settore. Ogni tanto anch’io sono andato a sbirciare i vostri articoli, magari a prendere qualche dritta! Menomale che ci siete!

Grazie Stefano per aver accettato il nostro invito. Per concludere ti chiedo di fare un saluto a tutti i lettori di Radiospeaker.it!
Ciao sono Sefano Mastrolitti di R101 e saluto con un grandissimo abbraccio tutti i lettori di Radiospeaker.it; amate la radio, rispettatela e fatele capire quanto le volete bene!

Intervista a cuara di Filippo Grondona

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