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Comitato Radio Tv Locali si oppongono al Beauty Contest

Il Comitato Radio Tv Locali, ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per opporsi allo svolgimento dell’asta per le telecomunicazioni, ritenendo la vendita delle frequenze “incostituzionale” e, soprattutto sarà complice della chiusura di almeno duecento tv locali. Per questo motivo chiedono un risarcimento da parte del ministero competente.

Che cos’è il beauty contest?
Il beauty contest (in italiano, “concorso di bellezza”), è una procedura che lo Stato ha adottato per la ridistribuzione delle frequenze, rese disponibili dal passaggio al digitale terrestre. In totale, sono cinque nuove frequenze digitali, definito “dividendo digitale interno”, corrispondenti a circa una trentina di canali in definizione standard. Tre di queste cinque sono destinate a nuovi operatori.

Cosa significa dividendo digitale interno?
Il dividendo digitale è definito interno in quanto le frequenze saranno riutilizzate all’interno del sistema radiotelevisivo. Viceversa, il dividendo “esterno”, cioè quello dei canali da 61 a 69 della banda Ufh, verrà attribuito agli operatori telefonici.

Chi si occupa del beauty contest?
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha nominato la Commissione che presiederà questo “concorso di bellezza”. Essa è composta da Giorgio Amato, avvocato generale dello Stato; Vincenzo Franceschelli, professore ordinario della facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Milano “Bicocca”; Francesco Troisi, Direttore Generale Pianificazione e Gestione delle Frequenze del Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento Comunicazioni.

Come si partecipa al beauty contest?
Piuttosto che un’asta al rialzo, verranno valutati i progetti presentati da ciascun soggetto e il rispetto di alcuni parametri tecnici e di copertura territoriale a tutto vantaggio per coloro che per le emittenti nazionali e con maggior budget, come Rai e Mediaset, il cui strapotere sulla digitale terrestre a discapito delle piccole realtà è stato denunciato dal Comitato Radio Tv Locali.

Quali le contestazioni del Comitato Radio Tv?
Il Comitato non approva proprio l’assegnazione di queste frequenze (appartenenti al dividendo esterno) perché sono occupate da televisioni locali che in cambio otterrebbero solo un indennizzo simbolico.

Tutto questo cosa significa?
Il beauty contest, anche se nato per favorire l’accesso a nuovi operatori, ha finito per diminuire, visti i parametri per l’accesso, la presenza di nuove voci all’interno del panorama radiotelevisivo e dunque aumentare la concentrazione delle frequenze nella mani dei soliti editori. Questo impedisce lo sviluppo del cosiddetto “pluralismo informativo”, concetto cui fanno riferimento due sentenze della Corte Costituzionale: la n.59/1960 e la n. 225/1974, che rappresentano fondamenti essenziale per leggere al meglio la storia della radio e della televisione italiana.

Articolo a cura di Giuseppe Opromolla

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