HomeMagazineIl Piantagrane: il libro di Marco Presta Conduttore del Ruggito del Coniglio

Il Piantagrane: il libro di Marco Presta Conduttore del Ruggito del Coniglio

Un’ avventura strabiliante, portentosa, rivoluzionaria: un uomo comune, Giovanni, vivaista con la scoliosi, uomo mite, di straordinaria semplicità e, tuttavia, dotato, inconsapevolmente, di un super potere che, permette di ristabilire in ogni situazione l’ordine naturale degli elementi, un potere eversivo per un paese come il nostro, l’Italia, la Nazione dei benpensanti.

Il “Piantagrane” è un libro ironico, pieno di vervè come l’autore, Marco Presta, conduttore di successo di Radio2. La sua trasmissione, ultra decennale, il “Ruggito del Coniglio”, condotta in coppia con Antonello Dose, è riuscita a conquistare l’Italia intera con la sua capacità di rigirare i fatti con l’esilarante ironia che, li contraddistingue. Marco è un conduttore, un attore, uno sceneggiatore, ma anche uno scrittore di spessore; questo libro, Il “Piantagrane” non è né il primo, né sicuramente l’ultimo scritto da Marco.

La follia irriverente della penna si innesta in modo unico, irripetibile e straordinariamente fine nelle righe, che danno corpo alla storia. “Il 28 giugno del 2006 nel comune di Garbino, 13508 abitanti, si svolgono le elezioni amministrative. Inaspettatamente, invece di uno dei candidati proposti dai due grandi schieramenti, viene eletto sindaco quasi all’unanimità il rappresentante di una piccola lista civica. Un uomo incolto ma onesto, che promuoverà iniziative importanti per quel piccolo centro.

Il 14 ottobre del 2007 a Fossagnone ha luogo il concerto degli Scortica, un gruppo di cruel rock che propone canzoni molto aggressive, con testi che invitano alla violenza contro anziani, obesi e donne in stato interessante. Alle ore 21, quando l’esibizione dovrebbe avere inizio, la piazza è completamente vuota.(…) Questi sono soltanto pochi esempi delle centinaia di anormalità accertate nel nostro Paese, da otto anni a questa parte. Se ci pensi un attimo, scoprirai che in ognuna delle circostanze che abbiamo menzionato, tu eri presente(…)Non si tratta di un caso.

Soltanto in queste settimane lo Stato ha cominciato a farti seguire, a studiarti, molti erano scettici all’interno delle Istituzioni, un caso del genere non si era mai verificato in precedenza. Anche noi siamo stati informati e ci siamo mossi immediatamente, altrimenti ora saresti nelle mani di chi ti vuole eliminare. Sulla base di ciò che abbiamo scoperto, possiamo dirti che la tua semplice presenza fisica ha l’inspiegabile potere di ricostituire l’ordine naturale delle cose. Dove passi tu, gli uomini e le donne, tornano a comportarsi secondo la logica e il buon senso.

Cosi scelgono di votare per un candidato irreprensibile anche se non è sostenuto da influenti forze politiche, disertano l’esibizione di un complesso che fa musica insulsa e volgare, protestano contro coloro che compromettono la qualità della loro vita quotidiana. Non conosciamo l’origine di questa tua forza misteriosa né quali possano essere i suoi sviluppi futuri. Non siamo in grado di fornire una spiegazione scientifica, ma i casi sono troppi: non può trattarsi di una mera coincidenza. C’è un enorme facoltà eversiva in questa tua singolarità.

I meccanismi che regolano la politica, l’economia, la cultura, cosi come vengono attualmente concepiti, corrono un grave pericolo se entrano in contatto con te. Costituisci una minaccia per l’apparato, non possono permetterti di continuare a destabilizzarlo. Lo Stato, i servizi segreti ti stanno cercando. Noi invece crediamo che tu rappresenti una grande opportunità e una speranza per il Paese, la possibilità di costruire la società che vorremmo. Noi siamo con te, ti proteggeremo e ti metteremo nelle condizioni di cambiare la Storia. Insieme, possiamo(…)”( lettera consegnata a Giovanni da un gruppo sovversivo)

Lo Stato italiano si sente minacciato da un poveraccio che ha la capacità di riportare la giustizia e le verità etiche nel paese, l’Italia, una realtà in cui le ambizioni sfrenate ed eccessive, cozzano con la semplicità, senza pregiudizi di sorta del cittadino medio, onesto e, senza fantasie di troppo, come il protagonista, Giovanni, uomo sano e di poche parole. Innamorato perso da anni di una insignificante operatrice ecologica, Nina. La “donna ideale e idealizzata”.

Uomo, ineccepibile, senza frustrazioni perché pienamente sposato con la sua vita quotidiana senza sorprese ne orpelli. Soggetto franco, leale, generoso, pacifico, insomma, un uomo “anonimo”, come tanti, che vive in un mondo di apparenze. Eppure, Giovanni risulta agli occhi dei “Grandi”, speciale, cosi speciale da dover essere eliminato. Da qui parte la storia, il dramma semicomico e, irriverente che, trascina il lettore in un vortice impensabile, unico nel suo genere.

Il racconto si snoda in tortuosi, inaspettati e stravaganti risvolti, conditi da un finale a sorpresa, scioccante, ma, moralmente, costruito. Nel viaggio alla riscoperta di un altro Giovanni, il super eroe, ritroviamo anche un altro personaggio, particolarissimo, Granchio. “Quando Giovanni si voltò, vide un prodigio della natura, un fenomeno partorito dal grande baraccone dell’estrema periferia. Era un uomo di un metro e sessanta e pareva costruito con il fil di ferro, talmente era magro e appuntito. I capelli ispidi, i denti quasi tutti rotti conferivano un aspetto selvaggio alla fissità del suo sorriso”(prima descrizione di Granchio) Un omino deciso, forzuto, ignorante ma furbo, completamente storpiato nei discorsi, la sua è una lingua incomprensibile, eppure , Giovanni imparerà a comprenderlo e ad accettarlo fino a stimarlo con il tempo.

Una vita che non sa di vita, quella di Granchio, quasi uno scherzo della natura che diventa il paladino della giustizia infranta. Il “guardiano” di Giovanni, posto a sua difesa contro gli attacchi spietati dei servizi segreti e della polizia. Insieme la coppia inedita, Giovanni/Granchio, realizzerà un viaggio straordinario che li cambierà per sempre, una sorta di “tunnel di espiazione” che permetterà al lettore di scoprire l’umanità dell’omino di ferro e la sensibilità di Giovanni. Tanti gli aneddoti originali e divertenti a cui i due andranno incontro.

La storia narra indirettamente anche le magagne della cultura contemporanea con tutti i suoi difetti e i suoi pregi. Una sorta di manifesto del pensiero dominante, predominato dalla corruzione e dal qualunquismo. Un libro che può considerarsi, più che una semplice lettura di svago, un racconto che richiama la coscienza, interpellando gli angoli più remoti dell’animo umano, una lettura riflessiva che pone l’accento sulle reali verità dell’uomo nella società e nella storia. Un gran ben lavoro svolto da Marco che, ancora una volta, risulta vincente.

Consigliato a tutti coloro che credono nella libera dignità pensante di ogni cittadino. Una piacevole sorpresa per chi conosce, Marco, solo come conduttore radiofonico. Ancora una volta, in una veste nuova, il “coniglio ruggisce” come al suo solito.

Scheda libro

Titolo: Il Piantagrane
Autore: Marco Presta
Editore: Einaudi
Collana: I coralli
Data di pubblicazione: 30 ottobre 2012
Pagine: 250

Articolo a cura di Nicoletta Zampano

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