I Nuovi Modi di farsi Pubblicità delle Radio
In determinati periodi dell’anno, potrebbe partire da varie emittenti la volontà di avviare intense campagne pubblicitarie, magari per lanciare il nuovo “brand” o per promuovere l’ultimo “claim” che possa esprimere al meglio la “filosofia” di una radio. Il tutto di solito viene realizzato mediante l’utilizzo di notevoli manifesti pubblicitari che vengono “tappezzati” in punti nevralgici della città: spesso, possono presentare l’immagine dello staff al completo o semplicemente il logo dell’emittente con annesso slogan. Ciò che conta è l’effetto, immediato, che deve suscitare agli occhi delle persone.
Allo stesso modo, anche la televisione, in alcuni casi, è interessata dalla “messa in onda” di simpatici spot in cui vi potrebbe essere anche la promozione di un programma specifico di una determinata emittente. Ma non è tutto!
Negli ultimi tempi la sponsorizzazione radiofonica sta investendo anche il settore cinematografico. Infatti le emittenti potrebbero creare partnership con importanti case di produzione legate alla “settima arte”. Tanti sono i casi di film italiani che godono della collaborazione di noti network radiofonici. Tra i tanti esempi, basti pensare alla pellicola di Sophie Chiarello dal titolo “Ci vuole un gran fisico”, uscita lo scorso giovedì 7 marzo, che vede la presenza anche della bravissima Angela Finocchiaro. Nel corso del film, in alcune scene, vi sono chiari riferimenti all’emittente di sola musica italiana, Radio Italia, oltre a delle riprese effettuate proprio nella location della radio.
Un’occasione, quindi, per il media, di far emergere maggiormente il proprio marchio mediante un’attività di “product placement” sviluppata nel film. Una strategia di marketing, questa, che ha coinvolto da sempre aziende variegate e che in questo caso “abbraccia” anche l’ambito della comunicazione radiofonica. Nel caso del film della Chiarello, è lo stesso Marco Pontini, direttore generale del reparto marketing e commerciale di Radio Italia, ad esprimere la piena soddisfazione per la collaborazione stipulata con il produttore cinematografico Paolo Guerra.
Ma ulteriori sono i casi di “product placement” radiofonico presenti in opere cinematografiche di successo. Tra le tante collaborazioni ritroviamo anche quella di RTL 102.5 nell’indiscusso film del 2011 di Paolo Genovese, “Immaturi”, dove vi sono scene realizzate nella sede romana dell’emittente di Suraci. Insomma, ogni occasione è buona per farsi pubblicità, considerando anche la risonanza che essa possa avere sul “grande schermo”, dinanzi agli occhi di decine di spettatori intenti a vedere l’ultima imperdibile commedia “all’italiana”.
Articolo a cura di Maurizio Schettino