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Radio3 Rai: l’arte si racconta con "A3, il Formato dell’arte"

L’arte non è una copia del mondo reale. Di queste dannate cose basta che ci sia un solo esemplare” (cit. N. Goodman- I linguaggi dell’arte)

Il famoso pittore giapponese Katsushika Hokusai definì l’arte come un traguardo bellissimo, ma arduo della vita e quando il talento si unisce alla tecnica matura crea capolavori dal nulla “Dall’età di sei anni ho la mania di copiare la forma delle cose, e dai cinquant’anni pubblico spesso disegni; tra quel che ho raffigurato in questi settant’anni non c’è nulla degno di considerazione. A settantatré anni ho un po’ intuito l’essenza della struttura di animali e uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante e perciò a ottantasei progredirò oltre; a novanta avrò approfondito ancor di più il senso recondito delle cose e a cento anni avrò veramente raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso. Quando avrò centodieci anni, anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria

L’arte è l’espressione umana e tecnica della creatività di un individuo, attraverso l’arte creativa si scopre un nuovo mondo che provoca piacere, stupore, desiderio, emozione, donando all’osservatore attento la sensazione che qualcuno abbia espresso qualcosa in un modo del tutto originale e storicamente leggendario ed, anche un semplice oggetto creato può acquistare un valore sorprendentemente indipendente rispetto all’uso tradizionale che ne verrebbe fatto.

Il pittore e grafico Andy Warhol, celebre per aver esaltato il lato positivo della società di massa negli anni ’60 del novecento, è stato un artista eccentrico quanto originale che ha rappresentato alla massima potenza la cosiddetta Pop Art con il suo linguaggio tipico per immagini della società commerciale postmoderna.

Attraverso l’uso di nuove tecniche e la semplicità visiva ha gettato una nuova luce sulle moderne disfunzionalità sociali, diventando un genio creativo a livello internazionale. In fondo il talento di un artista si riconosce dalla capacità delle sue opere d’arte di attrarre uno spettatore o un ascoltatore, sottraendolo all’abitudine disattenta della vita quotidiana. E non può che riconoscersi un valore nelle opere di Warhol.

L’arte italiana e internazionale in tutte le sue forme e linguaggi viene scoperta, rivalutata, indagata e presentata in uno stimolante quanto educativo programma radiofonico di Radio3. Con A3 il Formato dell’arte la conduttrice Elena Del Drago accompagna l’ascoltatore in un mondo alternativo, quanto concreto, fatto di immagini, idee, suoni e linguaggi artistici da esplorare, partendo dai suoi protagonisti, gli artisti di oggi e di ieri che vivono attraverso il racconto di mostre, fiere, eventi e curiosità.

Tutte le forme artistiche contemporanee e visive sono celebrate in un susseguirsi di appuntamenti ricchi di pathos e storia. Dall’ultima puntata del luglio scorso che presenta la mostra monografica dell’artista Paolo Caliari detto il Veronese, promossa e organizzata dal Comune di Verona, insieme con l’Università degli Studi di Verona e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e curata da Paola Marini, direttrice del Museo di Castelvecchio e da Bernard Aikema, dell’Università degli Studi di Verona.

Per la cronaca l’allestimento nel monumentale Palazzo della Gran Guardia di Verona presenta circa 100 opere, fra dipinti e disegni, provenienti dai più prestigiosi musei italiani ed internazionali e racconta di Paolo attraverso sei sezioni espositive.

Paola Marini ai microfoni di Radio3E’ una mostra monografica e quindi ha uno sviluppo tendenzialmente cronologico, anche se poi si organizza intorno ad alcuni temi…” ma la curiosità si alimenta, partendo già dalla puntata del 6 luglio sulla manifestazione ARTE in CENTRO – cultura contemporanea nei borghi e nelle città che, fino al 28 settembre 2014, presenterà l’arte contemporanea nelle regioni centrali di Abruzzo e Marche con 9 mostre, 20 eventi collaterali, 100 artisti internazionali, 13 curatori e più di 10 sedi espositive. “L’iniziativa occuperà di fatto tutta l’estate e coinvolge appunto tre città: Ascoli Piceno, Pescara e Teramo, e quattro borghi: Atri, Castel Basso, Civitella del Tronto e Loreto Aprutino. E’ di fatto un network, un sistema di relazioni e anche di produzioni che vengono correlate…”

Ma si spazia sempre nel mese di luglio con l’arte didattica della vincitrice campana del Premio MAXXI 2014, Marinella Senatore, la cui opera The School of Narrative Dance, ha invaso letteralmente il museo.

Giulia Ferracci, curatrice della mostra spiega per l’occasione ai microfoni del programma l’eventoLa mostra e il progetto del Premio ha una cadenza biennale, questa è la terza edizione. La mostra si snoda in diversi punti del Museo, differentemente da quello che accadeva negli anni precedenti e quindi abbiamo deciso quest’anno di intercettare la forza della Piazza attraverso uno dei progetti più significativi che è appunto quello di Marinella Senatore” Marinella ha vinto con una sua idea di scuola aperta che racconta cosi “…si tratta di una scuola itinerante e completamente gratuita che si compone di un doppio binario; uno, decisamente formativo dove si fomenta molto l’emancipazione dello studente rispetto all’insegnante (…) Il focus è sempre sulla narrazione e questo è il secondo binario, trasformato attraverso un altro linguaggio che è quello del Teatro danza quindi le persone che non hanno assolutamente nessun tipo di background nella danza, nel movimento scenico, in realtà neanche nell’arte si avvicinano a queste esperienze narrative e poi ne fanno una traduzione in qualcosa che è diventato al termine del primo blocco delle lezioni una grande performance…

Ma le straordinarie meraviglie dell’arte raccontata, continuano, settimana dopo settimana, con la storia della compianta artista sarda Maria Lai che, viene ricordata, ad un anno dalla morte, attraverso le sue opere con il progetto espositivo “Ricucire il Mondo” dei Musei Civici di Cagliari, del Museo MAN di Nuoro e della Fondazione Stazione dell’arte di Ulassai.

Più di trecento opere, sia pubbliche che private, che illustrano la sua evoluzione artistica dagli anni Quaranta ai primi anni Ottanta del Novecento. Disegni, tempere, produzioni ispirate alla tessitura (lavagne, libri cuciti, geografie), fino ai Paesaggi, alle Terrecotte, ai Pani, ai Presepi ed ai Telai degli anni Settanta, poi, la produzione di fiabe, libri, giochi e laboratori per ogni età.

Un percorso cronologico e tematico, raccontato agli ascoltatori dalla direttrice dei Musei Civici Anna Maria Montaldo che si struttura in tre diverse sedi: Cagliari, Nuoro e Ulassai.

Questo “ripasso” estivo del programma è solo l’incipit di un viaggio misterioso e avvincente che, dal 2010 ad oggi, ripercorre insieme le storie artistiche e culturali italiane più esaltanti di tutti i tempi.

 

Articolo a cura di Nicoletta Zampano

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