HomeMagazineUna radio in fondo al mare: nasce Pattern Radio Whales Songs

Una radio in fondo al mare: nasce Pattern Radio Whales Songs

Si chiama “Pattern Radio: Whale Songs” ed è il primo sito web che riproduce i suoni dell’Oceano.

L’8 giugno, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, Google ha messo in rete una nuova piattaforma che raccoglie i suoni provenienti dal mare e, in particolare, il canto delle balene.

Il sito contiene circa 8.000 ore di registrazioni dei versi di questi animali che popolano i mari, con lo scopo di studiarne le abitudini.

L’attenzione dei ricercatori è, infatti, focalizzata sul mutamento che tali suoni avrebbero nel tempo, informazioni che potrebbero essere molto utili per seguire, ad esempio, i flussi migratori e proteggere la specie.

È proprio Google a spiegare la nascita di questa idea. «Negli anni Sessanta, gli scienziati hanno scoperto per la prima volta che le megattere producono un canto che evolve nel tempo. Ma resta ancora molto da capire. Nell’ultimo anno abbiamo collaborato con il Noaa degli Stati Uniti per studiare attraverso l’intelligenza artificiale la vasta collezione delle loro registrazioni sottomarine. Questo progetto aiuta gli scienziati a comprendere il comportamento e le abitudini migratorie delle balene, per poter offrire loro una migliore protezione. L’attività si inserisce all’interno del programma AI for Social Good di Google, che applica le evoluzioni del machine learning per affrontare le maggiori sfide umanitarie e ambientali del nostro tempo».

L’AI for Social Good di Google è un programma che ha lo scopo di sfruttare l’intelligenza artificiale nelle più grandi sfide del pianeta. Dalle specie in estinzione, alle previsioni delle catastrofi naturali, Google ha creato un gruppo di lavoro, costituito da professionisti di ogni settore, che operano per risolvere queste problematiche, con la convinzione di poter dare un apporto significativo alla ricerca.

Google presenta la radio in fondo al mare: Pattern Radio Whales Songs

Così questo team, in collaborazione con il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), ha iniziato a lavorare per creare un software che potesse riconoscere i suoni prodotti dalle balene, generando più di 170.000 ore di registrazioni subacquee.

Un progetto del tutto innovativo che Google ha deciso di condividere con tutti, creando un sito web a cui chiunque può accedere, non solo per ascoltare i suoni, ma anche per studiarli, con la possibilità visualizzare sullo schermo da pochi minuti fino a 7 mesi di audio.

Attraverso la condivisione, quindi, si può dire che sia nato il più grande team di ricercatori al mondo, proprio perché chiunque può dare il suo contributo per comprendere la realtà marina e gli animali che la popolano.  

I lavori sono in corso, ma quale sarà la prima scoperta?

Articolo a cura di Martina Panunzio

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