HomeMagazineHackerata Radio inglese: inserita una canzone "hot"

Hackerata Radio inglese: inserita una canzone "hot"

Siamo nel 2017, la tecnologia avanza e gli hacker vanno di pari passo con il progresso, ma di hacker che interferiscono con le frequenze di una radio inserendo in rotazione canzoni poco consone al palinsesto in onda o al pubblico della radio stessa non se ne sente parlare molto spesso.

Eppure nell’ultimo periodo un hacker, a quanto pare molto preparato, è riuscito ad inserirsi nelle frequenze di Mansfield 103.2, nota radio locale inglese della contea del Nottinghamshire, facendo suonare in rotazione “The Winker’s Song”.

Il brano in questione, scritto nel ’70 dall’artista Ivor Biggun, anche conosciuto come Doc Cox, non è tra i più eleganti da inserire in rotazione in una radio di questo genere: nello specifico, in tre minuti l’artista cita la parola “wanker” (segaiolo) ben 36 volte, una canzone dedicata alla masturbazione.

L’episodio si è verificato più volte per un mese intero e in particolare la canzone è stata trasmessa durante una puntata speciale dedicata ad un evento per famiglie organizzato da Mansfield nello scorso week end.

Naturalmente gli ascoltatori non l’hanno presa troppo bene, infatti hanno scritto numerosi messaggi all’emittente allarmati per via del fatto che i propri figli avessero iniziato a canticchiare la canzone in questione.

Tony Delahunty, il direttore dell’emittente, ha subito avvertito l’Ofcom, l‘autorità che monitora le società di comunicazione nel Regno Unito, chiedendo un’intensificazione dei controlli, per fare in modo che questi episodi non si verifichino più.

Di queste storie non se ne sente parlare spesso ma da qualche tempo gli hacker pare si siano specializzati in questo; non molto tempo fa infatti sono state violate alcune radio locali californiane dove è stata trasmessa “FDT”, la canzone anti-Trump del rapper di Los Angeles YG. Ma nonostante questi episodi possano suscitare un sorriso negli ascoltatori, nella maggior parte dei casi creeranno sicuramente danni all’emittente, motivo per il quale si dovrebbe puntare sempre molto alla sicurezza dei sistemi di trasmissione e ai controlli degli stessi più di quanto già non si faccia perché gli hacker sono sempre dietro l’angolo.

Credit

Articolo a cura di Adriano Matteo

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