HomeMagazineIl Redattore Ordinario, di Diretta e la Gestione dei Social Network

Il Redattore Ordinario, di Diretta e la Gestione dei Social Network

Da qualche parte si dovrà pur cominciare. Come devo fare per avvicinarmi al mondo della radio? È una domanda che si saranno fatti sicuramente tutti ma che non trova mai una risposta “ufficiale”, che sia uguale per tutti e che si possa usare come regola. C’è chi non ha mai visto un microfono da radio e viene mandato subito in diretta, chi dopo anni e anni di gavetta ancora sta aspettando un’occasione per mostrare il proprio valore, le casistiche sono infinite.

Credo però che il modo più semplice (e con le maggiori probabilità di riuscita…) per cominciare a conoscere il mondo della radio, sia la redazione. Le emittenti spesso sono alla ricerca di giovani appassionati per questo ruolo e soprattutto è una mansione per cui si possono attivare stage o formule contrattuali di vario genere e più snelle delle altre. C’è da dire che è comunque un lavoro impegnativo ma non è un ruolo di grandissima responsabilità, per cui si è disposti a “rischiare” di più, rispetto all’inserimento di una persona nuova subito in diretta.

Ho provato a conoscere un po’ meglio il mondo della redazione e del redattore, qualche esperienza radiofonica mi ha permesso di capire qualcosa di più e credo che in generale, siano tre i tipi di redattore all’interno di un programma. Non sono definizioni e categorie istituzionali, ma tre modi per concepire questo tipo di lavoro: il primo è il redattore ordinario, il cui ruolo è quello di trovare contenuti sul web o sui giornali, notizie di vario genere, selezionarle, confrontarsi con lo speaker e “confezionarle radiofonicamente”, ovvero fare i tagli giusti, riscrivere, modificare il testo fino a farlo diventare adeguato alla radio per stile e linguaggio.

Infatti, una notizia che si trova su un quotidiano o su Internet non potrà mai essere letta pari pari in radio, sono due tipi di comunicazione differente ed è compito del redattore rendere un contenuto radiofonicamente adatto. In certi casi il redattore è anche colui che scrive in prima persona i contenuti del programma, domande e rubriche, ma qui i compiti variano in base alle esigenze.

Il redattore di diretta invece, è colui che segue l’evoluzione della puntata contemporaneamente alla messa in onda della stessa: lettura e scrematura degli sms o delle mail, contatto con gli ospiti o con ascoltatori al telefono, gestione interviste o interventi in diretta e molto altro ancora. È colui che risponde al famoso dubbio dello speaker “Non ricordo… controlliamo un attimo e vi facciamo sapere”, in quel caso il redattore vola su Internet e cerca di sciogliere questo dubbio, comunicandolo allo speaker nel più breve tempo possibile, per colmare quel piccolo lapsus. Questo tipo di redazione serve soprattutto nei programmi sportivi, quando ci sono da dare gli aggiornamenti dei risultati, dei marcatori, della classifica e di tutto quello che concerne un evento sportivo, soprattutto perché le cose possono cambiare nel giro di qualche secondo.

Infine, un altro compito del redattore, sviluppatosi negli ultimi anni, è la gestione dei social network e delle pagine legate alla radio: ogni programma al giorno d’oggi ha una pagina ufficiale su Facebook e su Twitter, questa va pubblicizzata, segnalata, ma non ci si può dimenticare degli utenti che partecipano attivamente e che pubblicano dei contenuti o rispondono a quello che viene detto.

Per questo il redattore deve naturalmente pubblicare, linkare, condividere tutto quello che succede all’interno del programma per far partecipare anche coloro che seguono dal computer, promuovere o creare delle rubriche che coinvolgano direttamente gli iscritti e rispondere a tutti quelli che scrivono. Inoltre suggerire allo speaker delle cose interessanti che escono dalle pagine dei social network e eventualmente farle leggere in diretta.

Ovviamente sono tre ruoli che si possono compenetrare continuamente, non esiste una figura per ogni ruolo, spesso una o due persone massimo si occupano di tutto. Per questo è un lavoro molto impegnativo, ma anche ricco di soddisfazioni e a stretto contatto con gli ascoltatori. La diretta del programma, può essere utile però chiarire quali sono i requisiti richiesti ad un redattore e i diversi compiti che deve svolgere. Poi, come si dice, “chi vivrà vedrà”, ci si fa conoscere all’interno della redazione e non è detto che si possa venire riconfermati o spostati a fare qualcos’altro.

Personalmente ritengo che le caratteristiche utili per svolgere al meglio questo lavoro siano precisione, puntualità, tempestività, elasticità mentale, cultura generale di base e tanto, tanto entusiasmo. Spesso ci si ritrova a essere “multitasking”, cioè fare più cose contemporaneamente, quindi anche la capacità di gestire questo tipo di ritmi è fondamentale.

Anche voi credete che la redazione sia il modo più facile per avvicinarsi alla radio? Se qualcuno ha già avuto delle esperienze, si ritrova con quanto scritto o vuole aggiungere altri compiti che vengono affidati al redattore?

Articolo a cura di Nicola Zaltieri

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