HomeMagazineRispettare gli orari in Radio? Guai a chi sfora!

Rispettare gli orari in Radio? Guai a chi sfora!

Un articolo letto qualche giorno fa sul Corriere, mi ha fatto riflettere su quanto sia importante il rispetto delle tempistiche in radio, in particolare gli orari dei singoli programmi che vanno in onda.

Questa cosa, forse più “nota” e “scontata” nel mondo delle radio nazionali e dei grandi network, in realtà viene spesso sottovalutata da chi fa radio per passione e si trova a trasmettere da emittenti locali (o è alle prime armi).

In realtà, quanto avvenuto durante il programma “La Zanzara” su Radio24, smentisce in parte quanto appena scritto. Il conduttore Cruciani infatti, si è scagliato apertamente contro il suo vicedirettore accusandolo di aver “sforato” nei tempi, causando un ritardo della messa in onda della propria trasmissione.

Qualcuno potrebbe pensare “cose che succedono”, invece nel mondo della comunicazione ed in particolare in quello radiofonico è fondamentale non solo il rispetto delle tempistiche durante gli interventi o le canzoni, ma anche l’attenzione agli orari nel passaggio tra un programma ed un altro.

Se una trasmissione deve iniziare ad una determinata ora infatti, è concesso (e a volte scontato o inevitabile) che ci sia qualche minuti di ritardo, ma devono essere davvero pochissimi, altrimenti si commette un gravissimo errore. Provate a riflettere e a pensare ad una radio in cui il programma delle 18, per esempio, va in onda alle 17.55 un giorno, il secondo alle 18.10, il terzo alle 18.05.

Sono pochi minuti ma credetemi, fanno la differenza. Prima di tutto perché si tratta di una sorta di biglietto da visita che la radio fornisce a chi ascolta (e tutti noi sappiamo che presentarsi male ad un possibile cliente solitamente non porta a nulla di buono).

Inoltre va ricordato che il pubblico radiofonico è esigente ed attento, per molti ascoltatori la radio funge anche da orologio, nel senso che accendendola e ascoltandola una persona può capire automaticamente, in base al programma, in che momento della giornata e in quale orario ci si trova. Da ultimo bisogna ricordare che ci sono appuntamenti tassativi come il traffico, il notiziario oppure anche la pubblicità che per ovvie ragioni devono essere sempre mandati per tempo agli stessi orari.

Anche io, come credo anche voi, ho commesso a volte l’errore di dilungarmi posticipando di qualche minuto l’inizio della trasmissione successiva. E’ vero che chi ama la radio non vorrebbe mai smettere di parlare al microfono, ma si tratta di una questione di correttezza, nei confronti di chi andrà in onda dopo di noi e di rispetto, nei confronti degli ascoltatori. Tutto questo unito al fatto che è da questi piccoli dettagli che si capisce la serietà e la professionalità di una radio e delle persone che trasmettono.

Articolo a cura di Mattia Savioni

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