Approvato emendamento salva contributi per radio e TV locali: stanziati 16,5 milioni di euro per il 2025
Scongiurato il taglio ai fondi per le emittenti radiotelevisive locali: un risultato decisivo per la sopravvivenza economica del settore.

Le radio e televisioni locali potranno contare anche nel 2025 su fondi statali a sostegno dell’attività editoriale. È stato infatti approvato in Commissione Bilancio del Senato l’emendamento 18.0.500/1 al DL Economia (n. 95/2025), che ripristina 16,5 milioni di euro destinati a finanziare le emittenti locali.
Un risultato accolto con grande soddisfazione da Confindustria Radio Televisioni, che ha più volte sollecitato il reintegro delle risorse per evitare gravi ricadute economiche su centinaia di imprese del settore.
Radio e TV locali: presidio essenziale di informazione e servizio pubblico
Il taglio inizialmente previsto ai contributi avrebbe potuto causare ripercussioni letali per molte realtà locali, soprattutto per quelle radiofoniche che rappresentano da sempre un presidio informativo, sociale e culturale nei territori. Il nuovo stanziamento garantisce stabilità economica e continuità operativa per centinaia di operatori dell’informazione locale.
L’emendamento, firmato dagli onorevoli Lucio Malan, Lavinia Mennuni, Elena Testor e Antonio De Poli, è sostenuto trasversalmente da forze politiche di maggioranza e opposizione. Fondamentale anche il supporto delle sigle sindacali di settore SlC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.
Un segnale importante per il futuro della radio locale
Il contributo straordinario – come confermato dal Ministro Adolfo Urso – verrà incluso anche nella prossima legge di bilancio, dimostrando un impegno concreto del Governo per la tutela della pluralità informativa e della libertà di espressione a livello locale. Le emittenti radiofoniche locali, in particolare, potranno così continuare a svolgere un ruolo centrale nell’informazione di prossimità, nella promozione culturale e nell’intrattenimento.