Rinnovare il contratto per il futuro della Radio-TV: al via le trattative sul CCNL
Si è aperto a Roma il tavolo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle imprese radiotelevisive. Centrali i temi del pluralismo, dell’innovazione e della sostenibilità del sistema.

Confindustria Radio Televisioni ha aperto ufficialmente oggi le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dedicato alle imprese radiotelevisive italiane. Un appuntamento cruciale per il futuro del settore, che si è svolto a Roma nella storica sede di Palazzo Colonna, alla presenza delle principali sigle sindacali: SLC-CGIL, Fistel-CISL e UILCOM-UIL.
Il tavolo negoziale ha visto la partecipazione della delegazione datoriale guidata da Piero Manera (FRT) e dei rappresentanti di CRTV, tra cui il Direttore Generale Rosario Donato e l’avvocato Annamaria La Cesa, responsabile per le questioni regolamentari e normative.
Marano: “Il nostro obiettivo è restare tutti in onda”
Ad aprire i lavori è stato Antonio Marano, Presidente di Confindustria Radio Televisioni, che ha rivolto un augurio di buon lavoro ai partecipanti, evidenziando l’importanza di un contratto che tuteli il settore in una fase storica di grande trasformazione.
«Nell’evoluzione digitale del settore cresce la centralità dei broadcaster», ha dichiarato Marano, sottolineando il ruolo fondamentale delle imprese radiotelevisive nella filiera della comunicazione e nel sistema valoriale del Paese. Il Presidente ha anche evidenziato le criticità attuali, legate alla concorrenza sbilanciata degli OTT – le piattaforme digitali globali – che agiscono spesso fuori da ogni regolamentazione nazionale.
«Gli OTT sottraggono risorse senza restituire valore ai mercati in cui operano», ha affermato. «Gli editori radiotelevisivi, invece, continuano a lavorare all’interno di un sistema regolato, con responsabilità editoriali e controlli. Ma oggi faticano a mantenere ricavi e margini adeguati per innovare e crescere.»
In un passaggio particolarmente significativo, Marano ha rimarcato che senza editori non c’è pluralismo, né un’industria culturale forte, né occupazione qualificata. «Il nostro obiettivo comune è restare tutti in onda e continuare a diffondere valore», ha concluso.
Il CCNL, un contratto che da 40 anni tutela il lavoro nel settore
Il CCNL delle imprese radiotelevisive è un pilastro normativo per il settore, sottoscritto fin dal 1985 da CRTV, Anica e le principali organizzazioni sindacali del comparto della comunicazione. Regola i rapporti di lavoro in un comparto in costante evoluzione, sempre più multimediale e multipiattaforma.
Il suo rinnovo, in un’epoca segnata dalla digitalizzazione, dall’intelligenza artificiale e dalla convergenza tra media, assume oggi un valore ancora più strategico. Le trattative appena avviate avranno il compito non solo di aggiornare le tutele e i diritti dei lavoratori, ma anche di garantire continuità, innovazione e sostenibilità al sistema radiotelevisivo italiano.
Questo rinnovo rappresenta una sfida decisiva per il futuro del settore. Radiospeaker.it continuerà a seguire da vicino l’evoluzione delle trattative.