Leonardo Maria Del Vecchio: l’offerta per Gedi respinta da Elkann. «Pronto a rilanciare»
Il futuro del gruppo Gedi continua a essere al centro dell’attenzione del settore editoriale e radiofonico. In un’intervista al Sole 24 Ore, Leonardo Maria Del Vecchio – azionista con il 12,5% di Delfin e a capo della Lmdv Capital – ha confermato di aver presentato un’offerta da 140 milioni di euro per rilevare il gruppo, con la disponibilità a rilanciare ulteriormente. La proposta non è stata accolta: il consiglio di amministrazione ha scelto di proseguire le trattative già avviate con il gruppo greco Antenna.
Un’offerta parallela al negoziato con Antenna
Del Vecchio spiega di aver formalizzato la propria proposta solo al termine del periodo di esclusiva con Antenna, che ha espresso interesse per l’acquisizione de La Repubblica, La Stampa e degli altri asset editoriali. La sua offerta, presentata a condizioni economiche equivalenti, non è stata però considerata sufficiente a riaprire il confronto.
Gedi ha confermato che «non ci sono le condizioni per aprire nuove strade», scegliendo di restare impegnata nel negoziato con Antenna, sostenuta dal fondo saudita PIF.
L’interesse per Gedi: “infrastruttura di democrazia e partecipazione”
Nell’intervista, Del Vecchio chiarisce le ragioni del suo interesse verso il gruppo editoriale: un impegno non orientato al breve termine, ma alla tutela dell’informazione autorevole, plurale e indipendente. Gedi viene definita «un patrimonio culturale», il cui valore va preservato e potenziato attraverso investimenti e continuità con il lavoro di redazioni e firme storiche.
Il progetto della Lmdv Capital, spiega, si baserebbe su una strategia di consolidamento e sviluppo, lontana da logiche puramente finanziarie.
Il contatto con Elkann e la decisione di Exor
Del Vecchio racconta di aver informato direttamente John Elkann della propria iniziativa. La proprietà ha scelto di non proseguire sulla strada alternativa, mantenendo la preferenza per la trattativa avanzata con Antenna. Del Vecchio sottolinea di muoversi senza cordate esterne e smentisce il coinvolgimento di Lapo Elkann.
Un settore in trasformazione tra editoria e radio
La possibile cessione di Gedi rappresenta uno snodo significativo per tutto il sistema dei media italiani, anche per il settore radiofonico: il gruppo controlla Radio Deejay, Radio Capital e m2o, tra le realtà più forti in termini di ascolti, ricavi e impatto culturale. Proprio queste emittenti, considerate gli asset più solidi di Gedi, restano al centro dell’interesse strategico degli acquirenti.
La questione dell’eredità Delfin
Del Vecchio ha infine accennato all’accordo ereditario sulla governance di Delfin, confermando la volontà della famiglia di arrivare alla definizione di una gestione condivisa dopo la scomparsa del padre. La chiusura, spiega, è «solo una questione di tempo».