Albertino: “Radio m2o è la prova che la semplicità paga. Less is more, anche in radio”
Sei anni di crescita, intuizioni e musica che anticipa le tendenze. Albertino racconta in un’intervista a DJ Mag come ha trasformato Radio m2o nella radio di riferimento per la dance italiana — capace di fondere mainstream e cultura club, numeri da record e visione artistica.
Una radio nata dal “less is more”
Quando Albertino è diventato direttore artistico di Radio m2o, sei anni fa, ha trovato un progetto da riscrivere da zero.
“È stata una meravigliosa opportunità di avere un foglio bianco su cui costruire una radio” racconta. “Ho lavorato sulla scia del ‘less is more’, creando un sound in linea con le radio europee e internazionali.”
Sotto la sua guida, m2o ha raggiunto oltre 2 milioni di ascoltatori, diventando una delle realtà più riconoscibili nel panorama radiofonico italiano.
Albertino spiega: “Volevamo una radio immediatamente identificabile, che si riconoscesse al primo ascolto. Prediligo la musica al continuo parlare: la nostra forza è un palinsesto costruito con equilibrio tra novità, hit recenti e qualche gemma degli anni ’90.”
Il segreto del successo? Intuizione e riconoscibilità
L’identità di m2o si fonda su un principio chiaro: non tutto ciò che è nuovo è adatto alla radio.
“Ci arrivano tanti brani interessanti, ma metterli in programmazione non sempre è la scelta giusta. La priorità è mantenere la riconoscibilità del nostro suono”, spiega Albertino.
Ma questo non significa non rischiare: “Siamo tra i pochi che scommettono sui fenomeni prima che esplodano. Lo abbiamo fatto con Keinemusik, suonando i loro dischi molto prima del successo mondiale.”
Un intuito che ha reso m2o una vera trendsetter, tanto che – confessa con orgoglio – “quando noi iniziamo a spingere su uno stile, poco dopo lo fanno anche le altre radio.”
Mainstream e underground: due mondi che dovrebbero parlarsi di più
Albertino non ha mai nascosto la sua visione aperta tra club culture e pop. “In Italia c’è ancora troppa distanza tra il mainstream e l’underground. Con Dance Revolution ho la libertà di suonare quello che mi piace, senza etichette.”
Il venerdì notte, su Radio m2o, l’artista porta in radio il suono più autentico della scena club, ospitando nomi come Ralf, Alex Neri e Joseph Capriati.
“Mi piacerebbe che i due mondi si amalgamassero di più. All’estero un DJ come David Guetta è rispettato anche se è mainstream; in Italia essere commerciali sembra quasi un difetto.”
Consigli per i nuovi DJ: studiate la musica, non solo le app
Nel mare di piattaforme e scorciatoie digitali, Albertino è netto: “Vorrei vedere più studio e ricerca musicale. Oggi si tende a catalogare come ‘nuove’ tracce che non lo sono affatto.”
Per lui, conoscere la storia dei dischi è parte integrante dell’essere un artista.
“La differenza tra chi mette musica e chi vive la musica è tutta lì: nell’ascolto consapevole.”
Della sua visione di radio Albertino ne aveva parlato proprio al World Radio Day 2025 sul palco del Talent Garden Calabiana.
Radio m2o Plus: quando la radio diventa contenuto digitale
L’evoluzione di m2o non si ferma all’etere. Con m2o PLUS, la radio porta le conversazioni più approfondite sui social e sul web.
“La radio deve dare spazio alla musica, non ai racconti personali. Per questo i contenuti più discorsivi, come le interviste lunghe, trovano il loro spazio online”, spiega Albertino.
L’obiettivo è chiaro: valorizzare la professione artistica e approfondire la cultura musicale, con format pensati per il linguaggio dei social.
La formula di Albertino per il futuro della radio
Innovazione, semplicità e intuizione: tre parole che racchiudono il metodo Albertino.
“Less is more non è solo uno slogan, è un modo di pensare la radio. Una programmazione chiara, un’identità sonora forte e la capacità di anticipare le tendenze: è questo che fa la differenza.”
Radio m2o è oggi una delle radio dance più ascoltate in Italia, capace di unire club culture, pop e visione internazionale.
E, come dice Albertino, “non sempre serve parlare tanto per dire qualcosa. A volte basta la musica.”