Albertino al World Radio Day 2025: “La radio non muore mai”
Il direttore artistico di m2o ripercorre la sua carriera, svela nuovi progetti digitali e sottolinea il valore degli eventi per mantenere vivo lo spirito della radio.
Il World Radio Day 2025, organizzato da Radiospeaker.it, ha registrato un record di presenze nella sua quinta edizione, ospitando le più grandi star della radio italiana e tra i protagonisti dell’evento, Albertino, speaker e direttore artistico di m2o, icona della radiofonia italiana, ha parlato del presente e futuro della radio, della sua esperienza con m2o e dell’importanza di eventi che celebrano il settore radiofonico.
Albertino al World Radio Day:”Fondamentali gli eventi come questo”
Durante l’intervista, Albertino ha ribadito con forza un concetto fondamentale per chi ama la radio: “La radio non muore mai. Si evolve“. Un’affermazione che suona come un mantra, soprattutto in un’epoca in cui il digitale e i social media stanno ridefinendo le abitudini di ascolto.
“Ogni 3, 4 anni, qualcuno dice che la radio sta morendo. Ma la verità è che la radio non morirà mai. Si trasforma, si evolve. Per mantenerla viva servono eventi come questo, ed è per questo che sono qui.“
Albertino ha sottolineato quanto sia importante per le nuove generazioni riscoprire la radio e quanto sia cruciale per il settore fare squadra, andando oltre la competizione tra le emittenti: “Dobbiamo promuovere un solo brand: la radio. Un’industria unita è più forte.“
Il successo di m2o e nuovi progetti in vista ad aprile
Dal 2019 alla guida di m2o, Albertino ha trasformato la radio in un punto di riferimento per la musica elettronica e dance in Italia. Durante l’intervista, ha parlato della crescita dell’emittente e di un nuovo progetto digitale in arrivo ad aprile:
“Abbiamo raggiunto un obiettivo importante, quello di avere un’identità ben definita. Non vogliamo competere con i grandi network generalisti, ma fare una radio differente. E a breve lanceremo un progetto digitale in collaborazione con Stardust per la produzione di nuovi contenuti.“
Se da un lato m2o punta a consolidare la propria identità, dall’altro l’attenzione si sposta sul digitale e sui social, con la produzione di contenuti esclusivi come interviste e format innovativi che si affiancheranno alla programmazione radiofonica.
Il pubblico della radio è cambiato?
Un altro spunto interessante dell’intervista riguarda le nuove abitudini degli ascoltatori:
“Oggi il pubblico non è più fedele a una sola emittente come accadeva una volta. Si costruisce il proprio palinsesto personale, ascoltando programmi diversi su radio diverse a seconda del momento della giornata.“
Un cambiamento che, secondo Albertino, non rappresenta un problema, ma una sfida per le radio, che devono sapersi distinguere offrendo contenuti di qualità.
Il rapporto con il pubblico e il valore degli eventi live
Albertino ha anche parlato dell’importanza della presenza sul territorio e degli eventi live:
“Negli anni ’90, quando c’è stata l’esplosione del Deejay Time, eravamo sempre tra la gente. Credo che sia fondamentale partecipare a eventi live, come quello organizzato da voi, perché permettono al pubblico di vedere chi c’è dietro il microfono, di creare un legame vero con gli ascoltatori.”
La sua presenza al World Radio Day 2025 conferma quanto sia fondamentale per il settore radiofonico ritrovarsi e confrontarsi per continuare a crescere.
Un futuro senza libri e teatro: “Ho già troppo da fare!”
Infine, incalzato da Giorgio d’Ecclesia su un possibile debutto come autore di libri o attore teatrale, Albertino ha risposto con la sua solita ironia: “Ho già troppo da fare!“
Una battuta che riassume perfettamente il suo impegno costante nel mondo della radio.
Con questa intervista, Albertino ha ribadito la sua visione del futuro della radio: un medium in continua evoluzione, che deve adattarsi ai cambiamenti del pubblico senza perdere la sua autenticità e autorevolezza. La sua partecipazione al World Radio Day 2025 è stata un’ulteriore conferma di quanto eventi come questo siano fondamentali per celebrare e rafforzare il settore radiofonico.
“La radio non muore mai. Si evolve.” E, con personalità come Albertino, non smetterà mai di farci emozionare.