Usa, Radio vs Podcast: cosa preferiscono gli inserzionisti?

Se non la conoscete ancora, Magellan è un’azienda interessante. Essa monitora i 2000 podcast più importanti nell’apposita classifica di Apple negli Stati Uniti e produce rapporti sulle pubblicità legate ad essi. Ecco la relazione per il mese di gennaio 2019.
Ho trovato abbastanza nette le differenze tra la pubblicità dei podcast e la pubblicità passata in radio. L’ultima volta che ho esaminato questi grafici nel dettaglio, a novembre, i maggiori inserzionisti della radio statunitense non comparivano nel podcasting. Per un qualsiasi motivo, il podcasting sembra attrarre un diverso tipo di inserzionista.
La radio statunitense incassa 15,9 miliardi di dollari dalle entrate pubblicitarie in un anno, mentre il podcasting attrae 314 milioni di dollari, numero piuttosto deludente. Si prevede che il settore cresca di più nei prossimi anni.
Le cifre del mese di gennaio mostrano ancora ZipRecruiter come inserzionista numero 1 nel podcasting, Squarespace, una società di siti Web, è anche lei presente nell’elenco. C’è anche uno spazzolino da denti elettrico nella lista, un’azienda di materassi, un sito web che ti consente di acquistare francobolli da casa.
Radio: l’Evoluzione del Podcasting
Ma il nuovo entrato nella top 5 di questo mese è un inserzionista conosciuto anche agli ascoltatori radio tradizionali. Geico, una compagnia assicurativa statunitense, è stata l’inserzionista n. 1 della radio statunitense nel 2017, la n. 2 nel 2018 (battuta dal negozio di fai-da-te The Home Depot) e ora è anche l’inserzionista n. 2 nei podcast.
I vantaggi della pubblicità audio sono ben noti. Questi benefici funzionano bene sia in radio che nel podcasting. Probabilmente non è un caso che Geico sia ora uno dei più grandi inserzionisti anche in quest’ultimo settore. Il podcasting sta attirando uno dei maggiori inserzionisti della radio americana.
Dovremmo preoccuparci che il “geco” ci tradisca?
Articolo a cura di James Cridland