Diversity Media Awards 2025: nomination per radio e podcast

I Diversity Media Awards festeggiano il decennale con l’edizione 2025, presentata all’Associazione Stampa Estera di Roma e dedicata a premiare i prodotti culturali più inclusivi dell’anno. Tra le diverse categorie spiccano anche le nomination dedicate al mondo della radio e dei podcast, che testimoniano quanto l’audio continui a essere uno strumento centrale per raccontare la diversità.
Le nomination radio ai Diversity Media Awards 2025
Nella categoria Miglior Programma Radio sono sei i titoli candidati:
- 5 in condotta (Rai Radio2)
- Pinocchio (Radio Deejay)
- Fatty Furba (Radio Popolare)
- Off Topic (Radio 24)
- Melog (Radio 24)
- Say Waaad? (Radio Deejay)
Una selezione che premia linguaggi diversi: dall’intrattenimento ironico di Pinocchio e 5 in condotta, ai format più riflessivi come Melog e Off Topic, fino alla creatività urban di Say Waaad?.
I podcast in gara ai Diversity Media Awards 2025
Grande attenzione anche al mondo del podcasting, sempre più protagonista nella narrazione contemporanea. In corsa per il titolo di Miglior Podcast troviamo:
- Ogni 72 ore (Sky)
- Milano è il diavolo (autoprodotto)
- Tutti gli uomini (autoprodotto)
- Sigmund (Il Post)
- Confini (Feltrinelli e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli)
- Io sono io (Rai Play Sound)
Una lista eterogenea che unisce produzioni indipendenti e grandi realtà editoriali, segno della vitalità del settore e della capacità dei podcast di affrontare temi sociali, storici e culturali con sguardi nuovi e inclusivi.
Radio e podcast protagonisti dell’inclusione
Le candidature confermano il ruolo chiave di radio e podcast come mezzi capaci di unire informazione, intrattenimento e riflessione sociale. Non solo strumenti di ascolto quotidiano, ma veri spazi di rappresentazione in grado di dare voce a storie, comunità e identità spesso escluse dai media tradizionali.
I vincitori dei Diversity Media Awards 2025 saranno annunciati il prossimo 28 novembre 2025, attraverso una social series condotta da Aurora Ramazzotti, Guglielmo Scilla e Pierluca Mariti.