Lavorare in Radio: le Sigle Radiofoniche
In molti casi, la musica può rivelarsi un ottimo elemento in grado di stimolare un ricordo legato ad un particolare episodio della propria vita. Basti pensare ad esempio alle serate trascorse con i propri amici,magari in discoteca, dove il ritornello del famoso “tormentone” estivo, rimane ancora indelebile nella mente, nonostante il trascorrere degli anni. Allo stesso modo, il ricordo di una “sigla” di un particolare programma radiofonico, potrebbe risultare utile per far riecheggiare nella propria mente, la struttura e i conduttori del format stesso.
Indubbiamente vi è una differenza netta tra la “sigla” dei programmi televisivi e quella appartenente ai “contenitori” radiofonici; la divergenza risiede in modo particolare nella tempistica, sostanzialmente ristretta nel caso di un’emittente radiofonica.
Tra gli elementi che rendono identificabile un “contenitore” in FM vi è sicuramente la “sigla” che, posta all’inizio della trasmissione, segna “l’ingresso” ufficiale nel programma. Caratterizzata da un determinato effetto acustico, la “sigla” esprime, mediante suoni e parole, l’identità del programma: intrattenimento, informazione, etc. La sua costruzione può variare a seconda dell’emittente; ad esempio, essa potrebbe presentare semplicemente il nome del programma, unito all’effetto sonoro, tipico della radio di riferimento. O ancora esprimere sia il nome del format che quello del conduttore.
Divertenti sono i casi in cui si decide di utilizzare un brano musicale preesistente, dove le parole del testo originario vengono sostituite da altre che, unite alla voce dei conduttori, danno vita ad una mini-canzone che diviene anche funzionale ai fini della promozione del programma. La “sigla”radiofonica potrebbe però anche essere presente al termine della trasmissione , prima dei saluti finali da parte dello speaker; in questo modo, fa da contorno e delimita la fascia oraria di pertinenza di un determinato programma.
Insomma, il successo di un format radiofonico potrebbe essere decretato anche dalla “sigla”, che grazie al suo “sound” inconfondibile, si rivelerebbe un vero e proprio “tormentone” radiofonico in grado di suscitare un “passaparola” tra gli ascoltatori.
Articolo a cura di Maurizio Schettino