HomeMagazineMarco Mazzoli al World Radio Day 2024: “La radio italiana ha molto da insegnare”

Marco Mazzoli al World Radio Day 2024: “La radio italiana ha molto da insegnare”

Dalla radio e l'impegno dell'Italia nel continuare a offrire un prodotto ricco di contenuti, all'esperienza all'Isola dei Famosi che non rifarebbe. Marco Mazzoli al World Radio Day 2024 ha anche raccontato di come è cambiato in tutti questi anni di radio... non solo grazie all'Isola.

Marco Mazzoli al World Radio Day 2024: “La radio italiana ha molto da insegnare”

In collegamento da Miami, Marco Mazzoli, per il quarto anno di fila, ha partecipato al World Radio Day 2024 lo scorso 13 febbraio, organizzato da Radiospeaker.it al Talent Garden Calabiana a Milano.

Nick the Nightfly mi ha rubato lo slogan dello Zoo ‘Lo Zoo non morirà mai’, lui ha detto ‘La radio non morirà mai’, Wad mi ha rubato il vaf*****lo che volevo dire, niente non so più che dire” ha aperto scherzando Mazzoli al WRD.

Cruciani ha preso spunto dallo Zoo? Questo è quello che ha detto lui una volta – spiega Mazzoli – credo che molti abbiano preso spunto dallo Zoo perché è un programma variopinto con così tanti elementi, lui ha preso la parte politica che noi non trattiamo più. Il linguaggio è quello, è il programma dopo il nostro che utilizza un linguaggio da strada, molto libero, molto contro le regole della radiofonia“.

All’Isola una parola chiave per uscire dal reality… ma non ha funzionato

Dalla Radio all’Isola dei Famosi, abbiamo imparato a conoscere un Mazzoli diverso durante l’ultimo anno anche se lui all’Isola non voleva andarci: “sono stato tirato in mezzo da Paolo, una volta che ero lì e passavano le settimane, avevo capito che non mi avrebbero tirato fuori nonostante mi fossi inventato una parola d’ordine che era ‘mi manca la verna’ che doveva significare per i piani alti della radio ma anche per mia moglie che mi avrebbero dovuto tirare fuori da lì. Quando ho visto che nonostante la dicessi molte volte e nessuno mi prendeva in considerazione, ho deciso di andare avanti e provare a vincere. Devo dire che è stata un’esperienza che non rifarei mai più che però mi ha lasciato tanto”.

L’Isola l’ha cambiato ma non così tanto quanto credeva, intatti racconta di aver detto alla moglie “che non mi interessassero più le macchine, di aver capito il vero senso della vita senza materialismo ma dopo un mese un mezzo sono tornato a mangiare come un maiale, ho cambiato macchina… diciamo che sono rimasto quello che ero“.

Marco Mazzoli al World Radio Day: “sono stato un po’ impulsivo a volte ma si poteva evitare”

Non sarà cambiato all’Isola ma in tanti anni di radio Mazzoli ha imparato ad essere meno impulsivo: “adesso son cambiato sotto quel punto di vista ma non per l’Isola dei Famosi, perché quando si diventa vecchi si tende a diventare un po’ più saggi, diciamo che per farmi notare sono stato anche un po’ aggressivo a volte nel mio modo di fare la radio a differenza di altri speaker. Invecchiando ho capito che ogni tanto bisogna imparare a contare fino a 3, a volte anche 100, per evitare di fare quella sparata che a volte ruba due sorrisi agli ascoltatori ma che poi ti causa una serie di problematiche a livello legale che diventano sempre più pesanti”.

Lo Zoo ha collezionato più di 400 querele per diffamazione, molte delle quali si potevano evitare, avrei potuto dire la stessa cosa magari girandoci un po’ intorno e avere lo stesso effetto“.

La radio italiana ha molto da insegnare a quella americana

Della radio italiana non cambierebbe nulla lui che la vede dall’esterno: “La radio americana per anni è stata vista come un esempio da seguire ma negli ultimi anni per colpa delle grosse corporation ha perso interesse – spiega Mazzoli al World radio Day – Non che la gente non ascolti la radio, gli americani la prediligono a Soptify perché in macchina è comodo, è gratis. A livello di contenuti credo che siano molto più poveri rispetto all’Italia. Questo purtroppo ha fatto perdere molto interesse infatti in America la gente va a cercarsi il contenuto che noi diamo gratis in radio, sui podcast. Credo che la radio italiana abbia oggi da insegnare molto alle radio americane“.

Rivivi tutto il World Radio Day sul sito ufficiale www.worldradioday.it; l’intervista integrale a Marco Mazzoli è disponibile nel video che segue.

Adriano Matteo

Adriano Matteo

Tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia e grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature. Leggi i miei articoli

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