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Nicola Savino: da uomo della strada a Speaker di successo

La prima cosa bella che ho avuto dalla vita è il tuo sorriso giovane, sei tu… La popolare canzone di Nicola Di Bari, ritornata delicatamente in auge con Malika Ayane per l’ omonimo film di Paolo Virzì di alcuni anni fa è nelle corde del noto conduttore  e autore radiotelevisivo Nicola Savino. Toscano di nascita, ma di origini meridionali, può considerarsi un uomo di larghe vedute e di cultura milanese.

Il suo nome  è tutto un programma.  In Radio galvanizza l’attenzione tra imitazioni e battute in cui il “buon senso” non viene mai meno. In coppia con il mitico Linus su Radio Deejay da molte stagioni, risulta un personaggio ben delineato e la sua conduzione appare, senza ombra di dubbio, allegra, garbata e sorridente. Un mix positivo che distende mente e cuore.

Recentemente una sua intervista televisiva concessa alla giornalista Cristina Parodi ha permesso al grande pubblico di conoscerlo meglio e la sua presentazione ufficiale ci riporta un Nicola “amico”, un uomo semplice dal caldo cuore di Dj e non una star da copertina. “All’inizio era l’uomo della strada in radio, poi è diventato un uomo di successo che non rinuncerebbe mai ad accompagnare sua figlia a scuola ed è convinto che chiunque faccia un lavoro in radio o in televisione ha bisogno di un buon analista

Un intervista simpaticamente professionale in cui Nicola, per una volta, smette i panni del conduttore perfetto e racconta anche di sé e della sua famiglia con molta semplicità. Si parte, ovviamente, con le classiche imitazioni (Malgioglio, Berlusconi e Ruggeri)per poi passare al punto fermo della sua vita: la famiglia.

Teneramente presenta sua figlia Matilda che segue quotidianamente, portandola anche allo stadio, dove sembra vada per amore di papà . “Io cerco di esserci sempre! Sono stanziale, sto a Milano, rimango a Milano. Per le 1930 cerco di essere a casa. Cerco di essere più presente di un bancario.”

Dei suoi genitori moderni e molto amati, sottolinea la categoricità buona della madre e l’assenza del padre per lavoro. Il loro esempio gli ha permesso di diventare un padre responsabile “ Insegno a mia figlia ad avere un po’ più di fiducia nel prossimo

Della sua storia personale colpisce il riferimento privato all’analista di fiducia. In fondo può capitare a tutti e anche Nicola confessa di esserci stato per sei anni per capirsi meglio e imparare a sorridere di più alla vita. “Un analista è semplicemente un mezzo per conoscersi un po’ meglio. Per affrontare le intemperie di questo lavoro un po’ più temprato.

Alla domanda su chi fossero stati professionalmente i suoi insegnanti, vengono richiamati nell’intervista Fiorello, Jovanotti e Amadeus per i quali curava la regia e Nicola ricorda il mattatore Fiore “mi ha insegnato ad occupare ogni centimetro quadrato di palcoscenico con lo spettacolo. Anche Amadeus mi ha insegnato tantissimo, poi ne ho avuti tanti come Linus che ho tuttora, mi aiuta tantissimo

Una semplice intervista non basta per comprendere appieno il suo carisma e il suo percorso umano e professionale, ma la sua carriera parla da sé. Per alcuni è una storia fortunata, per altri semplice destino.

Cosi dalle pagine di Radio Deejay si scopre che ha iniziato più di trent’anni fa in una piccola emittente radiofonica milanese e macinando esperienze varie tra radio e discoteche, viene preso come regista da Radio Deejay nel 1989. Da qui inizia a curare programmi importanti con noti volti dello spettacolo, finché nel 1996 non approda a Deejay chiama Italia “Nel 1996 torna a Radio Deejay, e qualche mese più tardi è in onda nella trasmissione di Linus Deejay chiama Italia, nel corso della quale il conduttore interpella frequentemente Nicola per conoscere il suo parere di “uomo della strada” sui fatti del giorno: gli scambi che ne derivano riscuotono talmente tanto successo che gli interventi di Nicola al microfono, dapprima estemporanei, diventano una costante dell’appuntamento radiofonico, e gli valgono la notorietà con lo pseudonimo di “Uomo Della Strada” e del suo acronimo “UDS”. La formula a due voci del programma incontra il favore del conduttore storico e del pubblico, e dal 1999 Nicola Savino, finalmente col suo nome anagrafico, diventa ufficialmente co-conduttore di Deejay chiama Italia.” Alla radio si affiancano anche numerose esperienze televisive importanti e recentemente una partecipazione cinematografica.

Una carriera in ascesa che ha temprato un giovane di talento. Oggi professionista serio ed equilibrato. Un uomo schietto che tranquillamente conclude la sua intervista televisiva con poche parole “Credo che nessuno di noi può dire di avere vinto, piantare la bandiera e dire: ok è fatta! Mai missione compiuta, è sempre vita in diretta!”

Parole sacrosante! Nicola è sempre in diretta radiofonica su Radio Deejay  per la gioia dei suoi fans. Da “uomo della strada” a “speaker di successo” il passo è breve per chi è nato radiofonico.

 

 

Articolo a cura di Nicoletta Zampano

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