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R101: Radiospeaker.it incontra Davide Lentini

Radiospeaker.it incontra uno degli speaker dello staff della nuova R101. Un cast artistico che vede tra i conduttori anche la sua presenza, quella di Davide Lentini. In coppia con Francesca Bacinotti, è sempre pronto ad accogliere gli ascoltatori , intenti nelle proprie faccende quotidiane.

Davvero ricca per lui l’esperienza in radio, in cui ha avuto la possibilità di affinare la sua conduzione anche al fianco di diversi speaker, grazie ai quali  ha messo  in pratica tutto ciò che ha assimilato durante i necessari anni di “gavetta” . E’ lui stesso a dirci che tuttora, pur trasmettendo in una radio importante, continua a perfezionarsi, spinto da quell’indispensabile e fondamentale passione per il mezzo.

La costruzione di un format è legata ad un lavoro svolto “dietro le quinte”, assolutamente importante, in cui a collaborare sono varie persone, come quelle segnalate dallo speaker, che compongono la redazione del programma in onda sull’emittente del Gruppo Mondadori.

La radio è un’azienda alla quale bisogna attenersi, rispettare le regole che caratterizzano la struttura di un “clock” è un aspetto necessario, finalizzato ad eliminare una inutile improvvisazione.

Un elemento,quest’ultimo, su cui Davide esprime la propria opinione.

Quale?

Eccovi svelato il tutto nella nostra imperdibile intervista!

1) Descrivici la tua primissima diretta ad R101. Com’è stata?

Sono andato in onda su R101, per la mia prima diretta, il 6 gennaio, alle 7 della mattina. Per me sicuramente emozionante, ma appena ho acceso il microfono, tutta la familiarità con il mondo della radio, mi ha fatto sentire a mio agio, anche grazie alla presenza di professionisti che ho conosciuto sin dai primi giorni in cui sono stato lì.

2) Nel corso di una diretta , sei stato partecipe di un litigio avvenuto tra te e Francesca che ricordi  particolarmente?

Litigi veri e propri non ci sono mai stati, a parte qualche battibecco frutto del nostro carattere, anzi, ridiamo molto. Lei è una partner radiofonica fantastica. Siamo in sintonia quando trasmettiamo. Abbiamo creato una bella amicizia, che va oltre l’orario di lavoro in radio.

3) Cosa fai di solito durante i “fuori onda”?

Ci prepariamo i vari interventi; la squadra di lavoro è composta, oltre che dal fonico, anche da una autrice con la quale scegliamo gli argomenti da trattare. L’ambiente di lavoro è tranquillo e nello stesso tempo pieno di concentrazione, ma non solo. Infatti,  capita di far colazione insieme con grande piacere. Si tratta, quindi, di persone che amo frequentare anche al di fuori del contesto radiofonico, proprio sulla base del bel rapporto che si è instaurato.

4) C’è un argomento che ti piacerebbe trattare in radio, magari qualcosa di cui non si è mai discusso?

Noi abbiamo un taglio molto generalista, la radio è “di flusso”. Personalmente mi concentro molto anche sull’attualità. Ci sono però cose che non amo trattare, tipo aspetti troppo distanti dal vissuto quotidiano. Amo affrontare gli argomenti strettamente legati alla vita di tutti i giorni, vicini agli ascoltatori, tanto da spingerli ad interagire in diretta. Questo dovrebbe fare la radio, di sicuro è ciò che piace fare a me.

5) Secondo te, qual’è l’approccio ideale che un giovane speaker dovrebbe assumere nel momento in cui si propone ad un importante network?

Ci vuole tanta umiltà, passione e poi la sana “gavetta” che tutti abbiamo fatto, cosa che sto facendo tuttora, pur trasmettendo in una radio appartenente ad un gruppo editoriale importante. Infatti, sto continuando a perfezionarmi. Importante poi è ascoltare la radio oltre magari ad avere la fortuna di incontrare professionisti, come è capitato a me, che possano trasmettere ciò che hanno acquisito nel corso del tempo e che ormai fa parte del loro “dna” radiofonico.

6) In generale, credi che oggi vi sia un po’ d’improvvisazione tra i conduttori radiofonici?

Credo che la radio si sia molto evoluta, oggi è un’azienda e deve quindi rispondere a dei criteri specifici. Sicuramente questo aspetto non fa perdere al mezzo quell’elemento “magico”, da sempre legato al media, però ci sono dei parametri che devono essere obbligatoriamente rispettati, vedi il “clock”.

Indubbiamente, tanta deve essere la passione, unita, però, ad una grande precisione e preparazione.

7) Cosa ne pensi di Radiospeaker.it ?

Penso che dovrebbe essere clonato. Pochi sono i siti che parlano di radio. Complimenti a voi che avete aperto questo portale. Per chi è appassionato di radio, leggere cose riguardanti questo mezzo, diviene da  supporto a ciò che noi speaker facciamo tutti i giorni.

Intervista a cura di Maurizio Schettino

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