HomeMagazineCuriosità RadiofonicheGiovani e Radio: che tipo di rapporto hanno?

Giovani e Radio: che tipo di rapporto hanno?

“Resta sempre il mezzo più giovane”, con queste parole sono soliti esordire i veterani della radiofonia, coloro che hanno visto crescere l’FM riscontrando i cambiamenti e le novità che nel corso degli anni si sono succedute.

Vuoi per la sua immediatezza o per la capacità di saper accontentare una vasta fetta di pubblico, la radio resta nella maggior parte dei casi la “compagna” ideale di intere giornate.

Ma ad oggi qual è il rapporto dei giovani con il mezzo?

Considerando l’evolversi della tecnologia e la possibilità quindi di ascoltare la musica ovunque, grazie anche ai nuovi smartphone, i ragazzi ormai sono soliti interagire con la serie di applicazioni ben realizzate da ormai tutte le radio, comprese le locali, le quali tra messaggi via whats’up e ascolto in streaming, danno la possibilità a tutti di ascoltare il proprio programma preferito da ogni parte del globo.

Ma se da un lato vi sono gli appassionati che non possono fare a meno di recepire ciò che dice il proprio beniamino “on air”, dall’altro c’è chi continua ad essere fedele al proprio dispositivo “hi-tech”, quello insomma comunemente chiamato “mp3” dove la playlist è ormai ben collaudata e senza interruzioni.

Magari quelle che non piacciono ai più esigenti, coloro che sono votati più per un tipo di musica che si discosta dal genere prettamente “commerciale”, affidandosi così a band emergenti, indipendenti, che purtroppo non hanno, in molti casi, la visibilità che meritano in contesti radiofonici di prestigio.

Anche per questo motivo, i ragazzi tendono a storcere il naso nei confronti del panorama mediatico che, salvo rare eccezioni, è maggiormente proteso a canzoni che vengono trasmesse da tutti, allo stesso modo, a volte anche esagerando.

La risposta a tutto ciò?

La gente questo vuole. Beh forse non tutta. Probabilmente questo motivo si aggiunge agli altri che spingono gli esordienti conduttori a realizzare una web radio, che in qualche modo possa discostarsi dall’omologazione dell’etere.

E l’idea, secondo noi, non è assolutamente sbagliata, anzi merita di essere rafforzata e sostenuta, sulla base della volontà di dar vita a progetti innovativi ed originali che possano magari addirittura catturare l’attenzione di chi è abituato ad ascoltare la radio in maniera tradizionale.

L’importante è crederci!

Articolo a cura di Maurizio Schettino

Radiospeaker.it

Radiospeaker.it

Siamo la Più Grande Radio Community Italiana. Database dei professionisti della radio, delle Emittenti Radiofoniche, Radio news, Corsi di Radio, servizi per le radio e tanto altro. Leggi i miei articoli

Articoli popolari

Nick The Nightfly diventa cittadino italiano:”Il mio nome è ‘Nicola il volo Notturno'”

Nick The Nightfly diventa cittadino italiano:”Il mio nome…

RTL 102.5: “Protagonsti” di venerdì con Fredella, Parpiglia e Taranto

RTL 102.5: “Protagonsti” di venerdì con Fredella, Parpiglia…

Articoli recenti

Parte il Cornetto Battiti Live 2025: al via cinque serate di musica in Puglia

Parte il Cornetto Battiti Live 2025: al via…

Rebecca Staffelli, Stefano Corti ed Enzo Ferrari guidano l’edizione 2025 di Yoga Radio Bruno Estate

Rebecca Staffelli, Stefano Corti ed Enzo Ferrari guidano…

Newsletter

Rimani sempre aggiornato sulle novità del Settore Radiofonico.