HomeMagazine“Wikiradio”: il programma di Radio3 raccontato da Marco Gisotti

“Wikiradio”: il programma di Radio3 raccontato da Marco Gisotti

Radiospeaker ha intervistato il giornalista Marco Gisotti uno dei protagonisti di “Wikiradio”: la libera enciclopedia di RadioTre.

Incuriositi dal successo della trasmissione curata da Loredana Rotundo, concepita come una sorta di almanacco in cui giorno per giorno vengono ricordati i fatti più importanti avvenuti nel mondo, abbiamo interpellato Marco Gisotti – colui che si occupa degli argomenti di carattere ambientale – per farci raccontare da chi vive quest’esperienza in prima persona cosa gli ascoltatori apprezzano di “Wikiradio”.

Come è iniziata la tua avventura a Wikiradio?
E’ successo che la curatrice del programma, Loredana Rotundo, ha visto su Rai Storia un mio documentario su cinema ed ecologia che aveva un forte taglio “storico” e mi ha cercato perché potessi trattare argomenti di carattere ambientale per Wikiradio.

Quale è stato l’argomento trattato che hai più apprezzato? E quello più seguito dagli ascoltatori?
La prima puntata che ho realizzato per Wikiradio è stata quella sulla vita di Rachel Carson, una donna straordinaria che denunciò i danni da pesticidi all’inizio degli anni Sessanta. So che il pubblico ha gradito molto anche la puntata sull’alluvione di Firenze del ’66. E devo confessarti che anche la puntata sulle origini del WWF per me è stata l’occasione per raccontare la vita straordinaria di Julian Huxley, che fu ne fatti l’uomo grazie al quale fu fondata l’associazione per la salvaguardia della natura. Difficile dire se ce ne è una che preferisco. In generale ritengo un grande onore partecipare ad una delle migliori trasmissioni di RadioTre.

Nell’era dei social dove puoi trovare tutto in click, come ti spieghi il successo di un contenitore di informazioni radiofonico?
Perché anche la radio è a portata di click. Wikiradio ha un podcast ricchissimo dove puoi risentire tutto quando vuoi, dove vuoi. I social sono come le mollichine di pane di Hansel e Gretel, ma se vuoi nutrirti devi trovare la pagnotta vera e propria. E la radio, almeno RadioTre, è davvero una tavola imbandita ricca di ottime portate.

A tuo parere pensi che la radio sia un valido mezzo per avvicinare i cittadini ai temi ambientali?
Perché no? Tutti gli strumenti possono raccontare l’ambiente. Ognuno a suo modo e ognuno in tanti modi, a seconda del format, del tipo di pubblico, degli autori…

Se un direttore di una radio decidesse di affidarti un programma, quale genere di format proporresti al pubblico? 
Credo tanto nella formula di quello che in lingua inglese si chiama “infotainment”, ovvero una forma di informazione che sia anche spettacolo. Che unisca il rigore dell’informazione alla capacità di essere colto ma anche popolare. E che sia seria senza prendersi sul serio. Che possa essere autorevole ma senza pedanteria. Una trasmissione sull’ambiente dovrebbe affabulare senza raccontare favole.

Articolo a cura di Maria Giovanna Tarullo

Admin Radiospeaker

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