Perché lo Zoo di 105 non è in onda? Marco Mazzoli: “problemi con l’azienda”

Slitta la ripartenza dello Zoo di 105 che, dopo la pausa natalizia, ancora non è tornato in onda sulla radio del gruppo Mediaset. Il pubblico è preoccupato e a quanto pare anche gli stessi conduttori.
A chiarire la situazione sono stati Marco Mazzoli e Paolo Noise che, da Miami, nelle scorse ore, hanno pubblicato un video in cui spiegano il motivo per il quale è stato rimandato l’inizio dello Zoo di 105.
“Abbiamo avuto un po’ di problemi con la nostra meravigliosa azienda – spiega Mazzoli nel video – non tanto noi in evidenza, ma il resto della squadra e, come ho scritto sulla mia pagina, noi siamo una famiglia davvero e ci siamo uniti tutti per la causa, quindi ci stiamo impegnando a risolverla, cosa che provoca slittamento della ripartenza. Speriamo di risolvere nelle prossime ore perché abbiamo voglia di tornare in onda“.
Marco Mazzoli spiega il perché dello stop dello Zoo
Ma le prime avvisaglie c’erano già state lunedì scorso quando Mazzoli aveva postato sui social spiegando che lo Zoo non sarebbe ripartito quando previsto: “Oggi alle 14 molti di voi rimarranno delusi. Lo Zoo di 105 è formato da una squadra molto unita e anche se spesso litighiamo tra di noi, resta un legame indissolubile. Siamo veramente una famiglia, mi dispiace che ci rimetterete anche voi, ma è per una buona causa“.
Lo Zoo di 105 è fermo: “il problema sono i contratti e i compensi”
Maggiori dettagli sono arrivati nelle ultime ore proprio dal profilo social di Marco Mazzoli che spiega che la problematica principale pare essere relativa ai compensi e ai contratti dei colleghi.
“Fingiamo che lo Zoo sia un’azienda, una società composta da tanti liberi professionisti – spiega Mazzoli su Instagram – Io sono l’amministratore delegato che ha il potere decisionale su tutto quello che è artistico, ma non su tutto quello che riguarda i compensi. Ognuno di noi tratta il proprio contratto direttamente con la radio. Ci sono contratti annuali, che devono essere rinnovati qualche mese prima e discussi per capire se i termini vanno bene, sia da una parte che dall’altra. Questa cosa non è avvenuta“.
“Molti dello Zoo – continua Mazzoli – a causa della pandemia, hanno dovuto tagliare lo stipendio del 15%. Tutti si aspettavano che almeno quella parte venisse reintegrata, e non è successo. E quindi da lì è scoppiato il bordello. È vero che noi siamo dei privilegiati, perché facciamo il lavoro a mio avviso più bello del mondo, però comporta tante ore. Lo Zoo praticamente ti porta via la giornata” conclude il conduttore.
Sperando di poter ascoltare lo Zoo nuovamente in diretta, al momento in onda su 105 c’è un best of del programma.