L’AGCOM multa lo Zoo di 105 per 125mila euro
Lo Zoo di 105 riceve un’altra sanzione. L’avviso è arrivato dalla Commissione Servizi e Prodotti dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni), che ha inflitto una multa di 125 mila euro a Radio 105.
Oggetto della sanzione sono due puntate dello Zoo di fine 2020 (26 ottobre e 11 dicembre) in cui, secondo la Commissione, sono state pronunciate “in maniera continuativa e morbosa, allusioni sessuali, messaggi di intolleranza e sono state utilizzate espressioni volgari e denigratorie rivolte in particolar modo contro donne e omosessuali“, quindi in contrasto con l’articolo 34 del Tusmar, che vieta di trasmettere “programmi che possono nuocere allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minori e film vietati ai minori di anni 14”.
Sono state segnalate inoltre 247 parolacce in 4 ore di diretta.
L’emittente milanese era già stata diffidata dall’AGCOM nel 2020 per aver diffuso espressioni dal contenuto fortemente denigratorio in violazione del regolamento di contrasto all’hatespeech.
Marco Mazzoli: “Le donne e omosessuali non c’entrano. Diciamo le parolacce dal 1999”
A firmare la sanzione, la Commissaria relatrice Elisa Giomi, che ha commentato: “E’ fuori luogo parlare di uso iperbolico di espressioni grezze o di mero elemento sonoro – come hanno argomentato, a difesa delle trasmissioni sanzionate, i rappresentanti di Radio Studio 105 – perché il registro umoristico, in queste circostanze, è un’aggravante, contribuisce a creare accettazione e consenso sociale intorno al linguaggio d’odio e allo scherno sprezzante. Ugualmente, il meccanismo della ripetizione ossessiva non determina la perdita di significato delle parole, ma al contrario ne aumenta la carica nociva e il potenziale di riproduzione, come accade con i virus che più circolano più sfuggono al controllo”.
Marco Mazzoli, leader del programma più ascoltato d’Italia, ha replicato: “Il processo non è chiuso. Le donne e gli omosessuali non c’entrano nulla con la questione, ma solo le parolacce, che diciamo da 23 anni e non sono una novità“. Si è poi scagliato contro Il Fatto Quotidiano, sostenendo che riportasse informazioni non vere e non aggiornate.
Intanto il radioshow è approdato su 105 TV sul canale 157 del Digitale Terrestre.