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Amadeus e Fiorello: quando la radio fa la differenza

La 70esima edizione del Festival di Sanremo sta sorprendendo e divertendo milioni di spettatori.

Lo spettacolo offerto da Amadeus e in particolare da Fiorello è qualcosa di unico e inimitabile. La sintonia e la naturalezza tra i due sembra quella di due amici di una vita.

Amadeus, infatti, dopo le critiche dei giorni precedenti alla kermesse, sembra stia piacendo molto al pubblico in sala e ai tanti telespettatori. E lo confermano anche i dati: 10.058.000 spettatori nella prima sera, con uno share del 52,2%, e 9.962.000 spettatori nella seconda, pari al 53,3% di share (dato più alto dal 1995).

Molti “addetti ai lavori” hanno notato inoltre un ottimo modo di gestire il palco e la serata, con sicurezza e fluidità, ritmo e naturalezza. La finzione della tv, a cui siamo abituati, sembra non trasalire.

Molto bravi anche a gestire le improvvisazioni in modo simpatico e non imbarazzante come spesso accade.

Amadeus, Fiorello e Nicola Savino: quando la radio fa la differenza

Insomma, tutte caratteristiche che i due svilupparono ai tempi di Radio Deejay, quando negli anni Ottanta intrattenevano i tanti ascoltatori. Amadeus infatti esordì nel network di Claudio Cecchetto insieme con i suoi grandi amici di lunga data Jovanotti, Marco Baldini e appunto Fiorello. Qui rimase fino al 1994, segnando insieme ai suoi colleghi un’epoca storica per la radiofonia italiana. 

Fiorello cominciò a lavorare a Radio Deejay due anni dopo: le sue imitazioni piacevano così tanto da intasare le linee telefoniche. In radio trovò Gerry Scotti, ovviamente Amadeus e la sua futura spalla Marco Baldini con il quale inizia a condurre la trasmissione Viva Radio Deejay trasmessa da Milano in inverno e da Riccione in estate.

Successivamente, tra il 1989 e il 1990 diventa uno dei conduttori di due edizioni del Deejay Beach (anche da Ibiza insieme ad Amadeus) e di Deejay Television su Italia 1. Poi nel 1991 conduce Viva Radio Deejay 1 e 2 e l’anno seguente Viva Radio Deejay ’92 insieme a Marco Baldini con la regia di Nicola Savino, oggi conduttore de L’Altro Festival.

Savino che a Radio Deejay approda nel 1989, appunto in qualità di regista di Viva Radio Deejay e non ancora speaker. Successivamente diventa regista di Baldini Ama Laurenti, con Marco Baldini, Amadeus e Luca Laurenti.

Nel 1995 approda momentaneamente a Radio Capital con il programma Due meno dieci, condotto da Amadeus e Dj Angelo. Nel 1996 torna a Radio Deejay, e qualche mese più tardi è in onda nella trasmissione di Linus Deejay chiama Italia, nel corso della quale il conduttore interpella frequentemente Nicola per conoscere il suo parere di “uomo della strada” sui fatti del giorno. La formula a due voci del programma incontra il favore del conduttore storico e del pubblico, e dal 1999 Nicola Savino, d’ora in poi col suo nome anagrafico, diventa ufficialmente co-conduttore di Deejay chiama Italia.

Insomma, durante queste sere di Festival e L’Altro Festival si riconosce in questi presentatori il marchio della radio,  o meglio, dell’aver fatto tanta radio. Caratteristica che permette di gestire un programma in modo naturale e non evidentemente finto, come spesso siamo abituati a vedere. Perché la radio, si sa, non è finzione.

Articolo a cura di Francesco Pinardi

Francesco Pinardi

Francesco Pinardi

Conduttore radiofonico, speaker, giornalista e studente di Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Torino. Leggi i miei articoli

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