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Radio Days: il film di Woody Allen sugli anni d’oro della Radio

A ritrarre con la lente rosa della nostalgia gli anni d’oro della radio, i fatidici anni ’30, è il Woody Allen di Radio Days (1987). Un tempo in cui la televisione non esisteva ancora e il mezzo radiofonico faceva discutere e sognare: voci, suoni e musiche univano un mondo ormai lontano. A presentarcelo la voce fuori campo di Allen (che nel film non compare fisicamente), attraverso i ricordi dell’infanzia e con un pizzico di sottile umorismo, tanto caro al regista newyorkese.

Pellicola autobiografica, Radio Days viaggia su due binari: il primo rievoca momenti di vita familiare di Allen, il secondo ripercorre gli anni magici della radio attraverso divi e generi allora in voga. Si va dall’invasione aliena suscitata da una nota trasmissione di Orson Welles agli sceneggiati d’avventura, dall’annuncio del bombardamento di Pearl Harbor alla tragedia di una bambina caduta in un pozzo seguita in diretta, dallo sport alla musica.

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Joe (il giovane Allen impersonato da Seth Green), figlio di una famiglia ebrea che vive a Rockaway Beach, nella zona residenziale di Queens, sogna ad occhi aperti ascoltando un programma radiofonico incentrato sulla storia di un surreale personaggio: “Il vendicatore mascherato”. A lui si uniscono gli altri componenti della famiglia che tra canzoni e letture di romanzi abbandonano la realtà per riapprodarvi Sono 97 i personaggi parlanti nel film ma l’autore punta l’attenzione su zia Bea (Dianne Wiest), alla disperata ricerca di un marito e, fuori dal contesto familiare, Sally White una sigaraia nonché aspirante stella della radio (Mia Farrow).

Una ragazza che prima tenta di sfondare come cantante e poi, concendendosi a uomini importanti, finisce col cantare in uno spot per lassativo. Storie, personaggi, brani musicali (ben 93 presenti nella pellicola) che attraversano il periodo che va dagli anni ’30 alla notte del Capodanno 1944. Un momento in cui il mondo stava per cambiare, la guerra stava per finire e così anche la vecchia radio con i suoi divi. Radio Days si chiude con la strepitosa performance di Diane Keaton, che canta “You’ d Be So Nice to Come Home to” di Cole Porter, mentre altri divi sono riuniti sul tetto di un grattacielo di Times Square per salutare gli anni d’oro della Un film da vedere. Allen omaggia “i giorni della radio”, quelli ingenui e spensierati, quelli di un bambino ebreo che viaggia sulle ali della fantasia attraverso fiction avventurose e lo fa con un montaggio che si muove sul filo della memoria e della nostalgia e dell’umorismo.

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Genere: Commedia
Regia: Woody Allen
Sceneggiatura: Woody Allen
Cast: Mia Farrow, Dianne West, Seth Green, Paul Hernan, Julie Kavner
Origine: Usa, 1987
Durata: 88 min.

Articolo a cura di Sofia Napoletano

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