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Radio Deejay, Linus si confessa: mai stato amico di Cecchetto

Tutti hanno qualcosa da confessare. Anche Pasquale di Molfetta, alias Linus, il direttore artistico di Radio Deejay.

Lo speaker di Deejay Chiama Italia ha partecipato recentemente alla trasmissione televisiva La Confessione, prodotta da Loft Produzioni e in onda sul canale NOVE.

Il programma e l’intervista sono condotti da Peter Gomez, giornalista italo statunitense, che in ogni puntata cerca di far raccontare agli intervistati le loro verità senza filtri, rivelando anche aspetti in chiaroscuro sulla propria vita. Durante la pungente intervista, cha ppunto ha lo scopo di far emergere le verità nascoste, sono stati affrontati temi anche non strettamente radiofonici come la politica. Vediamo quali sono le principali cose emerse.

Si inizia giustamente dalla radio e Linus afferma che la radio resiste negli anni proprio perchè la si può trovare in molti device. La fruizione multipiattaforma è la scelta vincente, non visogna pensare alla radio come all’oggetto analogico degli anni ottanta (e fine settanta). La scintilla con il mondo televisivo non è mai nata vermanete. La radio è apparentemente più facile, divertente, dipende molto dalle capacità dello speaker, c’è meno pressione anche sugli ascolti (che arrivano ogni sei mesi e hanno sempre il beneficio del dubbio “telefonico”) e si può essere più propositivi.

Si passa poi a parlare dei rapporti con vari personaggi radiofonici di Radio Deejay.

Claudio Cecchetto, del quale non è stato grande amico. Fabio Volo, che potrebbe focalizzarsi meglio su una delle tante cose che fa (libri, attore, radio) e farla meglio. Allo scrittore non è mancata la frecciatina sul fare la radio facilmente: “arrivare un minuto prima e andare via un minuto dopo”.

Platinette, che lasciò Radio Deejay non perchè fu cacciata ma semplicemente per la scadenza di un contratto non rinnovato.

Fiorello, che era nella cerchia degli amiconi di Cecchetto e che linus ha riportato a Deejay lo scorso anno. Su Rosario ha voluto sottolineare la sua follia da artista e il suo impegno nel dedicare tutta la giornata a preparare la puntata del Rosario della Sera.

Nicola Savino, spalla di Linus a Deejay Chiama Italia. La loro forza è non vedersi dopo le 12 (fine del programma) e quindi scoprire e raccontare l’uno dell’altro in onda.

Marco Baldini, soffermandosi sul noto problema del gioco d’azzardo e su un prestito di 100 milioni di lire non restituito a Linus in passato. Giuseppe Cruciani, vicino all’emittente negli anni scorso ma mai approdato in Via Massena.

Un’altra affermazione emersa più volte è che da quando c’è lui alla direzione l’emittente è passata da un fatturato di 5 a 60 milioni di fatturato, per dispiacere di Cecchetto, divenendo la radio con il ricavo maggiore.

Le altre radio? Piatte. I nuovi collaboratori? Li faccio crescere in casaLinus è così: o si ama o si odia. E’ possibile riguardare l’intera puntata su Dplay, il portale on demand di Discovery, a questo link.

Articolo a cura di Stefano Tumiati

Stefano Tumiati

Stefano Tumiati

Regista Radiofonico, Tecnico Audio, Producer, Montatore Video Leggi i miei articoli

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