Nicola Savino al World Radio Day: la passione per la radio e il futuro del mezzo
Nicola Savino è stato ospite del World Radio Day, dove ha ripercorso la sua carriera in radio e televisione, raccontando gli esordi tra sacrifici e passione, l’amicizia con Linus e i suoi nuovi progetti.
Il World Radio Day 2025 ha visto tra i suoi protagonisti Nicola Savino, conduttore, autore e volto storico della radio e della televisione italiana. Sul palco dell’evento organizzato da Radiospeaker.it, Savino ha ripercorso la sua carriera, dai primi passi in radio fino alle esperienze in TV, soffermandosi sull’evoluzione del mezzo radiofonico e sulle sfide future.
Nicola Savino e la passione per la radio
“La mia storia è quella di un ragazzo che si è innamorato della radio fin da piccolo“, ha raccontato Savino. “Mio padre lavorava all’estero e, quando tornava, mi portava in alcune emittenti locali. È lì che ho scoperto il fascino della radio e del suo linguaggio unico“.
Fin dagli esordi, la sua dedizione è stata totale: “Facevo serate in discoteca fino alle quattro del mattino, poi andavo direttamente in radio per iniziare alle sette. Ho dormito ovunque: in macchina, sul pavimento dello studio, pur di non perdere un turno di conduzione“. Un percorso di sacrifici e passione che, secondo Savino, oggi è sempre meno diffuso tra le nuove generazioni: “Oggi si cerca la visibilità immediata, ma la radio richiede tempo, dedizione e un amore autentico per il mezzo“.
L’evoluzione della radio: tra digitale e nuove tecnologie
Nel corso dell’intervista, si è discusso dell’evoluzione della radio nell’era digitale, con l’arrivo di nuove modalità di fruizione come il DAB, lo streaming e i contenuti on-demand. “Sono un nuovista”, ha affermato Savino. “Mi affascina tutto ciò che è nuovo, ma la radio ha un elemento unico: il suo legame con il pubblico. Non importa su quale piattaforma si ascolti, ciò che conta è la capacità di creare un rapporto diretto con chi sta dall’altra parte“.
Un tema centrale è stato il ruolo della radio rispetto ai social media e alle nuove abitudini di consumo: “Oggi i contenuti radiofonici non vivono solo in FM, ma devono adattarsi a TikTok, Instagram, podcast e visual radio. È una sfida, ma anche un’opportunità enorme per chi lavora in questo settore“.
Il rapporto con Linus e il futuro della radio
Parlando di Radio Deejay, dove ha lavorato per anni, Savino ha sottolineato il legame professionale e personale con Linus: “Non lo considero un capo, ma un collega, un amico, una persona di famiglia. Il nostro rapporto è basato su rispetto e stima reciproca“.
Infine, ha accennato ai suoi progetti futuri: “Non è finita finché non è finita! La radio mi accompagnerà sempre, ma mi piacerebbe sperimentare anche nel teatro. Vedremo cosa riserverà il futuro“.
L’intervento di Nicola Savino al World Radio Day ha confermato ancora una volta la sua profonda connessione con il mondo radiofonico e la sua visione innovativa sul futuro del settore. “La radio è il mezzo più bello del mondo, e noi siamo tutti figli di Guglielmo Marconi“, ha concluso. Un messaggio che racchiude l’essenza di una carriera costruita con dedizione, talento e una passione mai spenta.