Legge di Bilancio: Confindustria Radio Televisioni tra luci e ombre su Rai e fondi alle emittenti locali
Confindustria Radio Televisioni esprime una valutazione articolata sulla Legge di Bilancio, accogliendo positivamente il rafforzamento del fondo per radio e televisioni locali, ma manifestando forte preoccupazione per la conferma del taglio di 10 milioni di euro alle risorse destinate alla Rai per il 2026.
Secondo l’Associazione, la riduzione dei finanziamenti al Servizio Pubblico non è coerente con il ruolo e la missione della Rai, soprattutto alla luce degli investimenti richiesti per l’attuazione del Contratto di Servizio e per il rispetto degli obblighi previsti dall’European Media Freedom Act.
Marano: “Indebolire la Rai significa impoverire l’intero settore”
Per il presidente Antonio Marano, «alla Rai deve essere garantita la piena capacità economica per poter assolvere ai propri compiti». Marano sottolinea come la Rai rappresenti un driver di sviluppo per tutta la filiera audiovisiva ed editoriale italiana, e che un suo indebolimento avrebbe ricadute dirette sulla competitività dell’intero sistema Paese, soprattutto nel confronto con i grandi operatori digitali globali.
Il ruolo centrale delle emittenti locali
Confindustria Radio Televisioni ribadisce inoltre il ruolo fondamentale delle emittenti radiotelevisive locali, che insieme al Servizio Pubblico nazionale costituiscono il principale canale di accesso all’informazione di prossimità e al dibattito locale per la maggioranza dei cittadini.
I contributi statali destinati all’informazione locale – ricorda l’Associazione – derivano da un patto preciso con il legislatore e sono riservati alle emittenti che investono nella produzione quotidiana di contenuti informativi originali, nel rispetto di standard professionali e occupazionali rigorosi.
Legge di Bilancio: Apprezzamento per il sostegno alle TV locali
In questo quadro, Confindustria Radio Televisioni esprime un ringraziamento al Governo e alle forze politiche che hanno sostenuto l’emendamento volto a garantire le risorse alle televisioni locali, definendolo un segnale politico forte a tutela di un’emittenza locale solida, indipendente e radicata nei territori.
La richiesta: coinvolgere gli OTT nel sostegno all’editoria
Il presidente Marano conclude sottolineando che l’obiettivo non dovrebbe essere la redistribuzione delle risorse tra categorie, ma la resilienza dell’intero sistema editoriale. Per questo, Confindustria Radio Televisioni chiede un sistema di contribuzione più equo, che coinvolga anche i grandi operatori globali (OTT) attraverso la destinazione al settore editoriale dei proventi della Web Tax.
Secondo l’Associazione, solo un riequilibrio del mercato potrà garantire la libertà di espressione, il pluralismo e la qualità dell’informazione italiana di fronte alle sfide future.