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Legge sull’Intelligenza Artificiale: il commento di Confindustria Radio Televisioni

Legge sull’Intelligenza Artificiale: il commento di Confindustria Radio Televisioni

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 132 del 25 settembre 2025 la Legge n.132 del 23 settembre 2025, che entrerà in vigore il 10 ottobre. Il provvedimento, dedicato alle disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale, introduce regole che toccano da vicino il settore radiotelevisivo, con implicazioni su dati personali, copyright, lavoro e contrasto alle fake news.

Confindustria Radio Televisioni (CRTV) ha espresso il proprio punto di vista sul testo approvato, evidenziando gli aspetti più positivi e le aree che necessitano ancora di chiarimenti o correttivi.

Dati personali e trasparenza dei contenuti

La nuova legge parte da una definizione molto ampia di “dato”, che include qualsiasi rappresentazione digitale di atti, fatti o informazioni, comprese registrazioni sonore, visive e audiovisive. Una scelta che, secondo CRTV, dimostra attenzione a non escludere elementi fondamentali per il mondo radiofonico e televisivo.

Un passaggio importante riguarda anche la tutela delle libertà: l’IA non dovrà arrecare pregiudizio alla libertà di espressione, al pluralismo dei media e alla qualità dell’informazione.

Positivo inoltre il richiamo diretto alle norme del GDPR e del Codice Privacy. Tuttavia, CRTV segnala un’assenza significativa: nel testo definitivo non è stato inserito l’obbligo di identificare i contenuti creati con l’intelligenza artificiale, presente nelle versioni precedenti. Un elemento che sarebbe stato utile per garantire trasparenza e riconoscibilità delle produzioni.

IA e mondo del lavoro

Il testo dedica spazio anche all’impatto dell’IA sul lavoro. L’articolo 11 della legge introduce principi chiari sulla tutela delle condizioni dei lavoratori, della loro dignità e della salute psicofisica, in linea con il diritto europeo.

Confindustria Radio Televisioni accoglie positivamente questo approccio, ma richiama l’attenzione su alcuni aspetti che non vanno trascurati: la necessità di garantire la tutela del lavoro creativo, lo sviluppo di nuove professionalità e la presenza di un intervento umano significativo sia nelle decisioni che nei risultati prodotti dalle tecnologie. In altre parole, l’IA può affiancare l’attività umana, ma non sostituirne completamente la responsabilità e il valore.

Copyright e utilizzo dei contenuti

Uno dei punti più delicati riguarda la tutela del diritto d’autore. La legge conferma la possibilità per i sistemi di IA di utilizzare contenuti protetti, salvo esplicito dissenso da parte degli autori (il cosiddetto opt-out).

Per CRTV si tratta di una soluzione debole, perché non assicura una reale trasparenza e lascia spazio a pratiche come il web scraping, attraverso cui l’IA raccoglie e utilizza opere coperte da copyright per “allenarsi”.

Secondo l’associazione, questo utilizzo non dovrebbe essere considerato libero, in quanto crea un impatto diretto sul mercato e sugli interessi degli autori. La posizione è chiara: servono regole che prevedano compensi adeguati e impediscano che i contenuti generati dall’IA entrino in concorrenza con le opere originali.

Fake news e deepfake

Un capitolo rilevante riguarda la disinformazione. La legge introduce un nuovo reato penale per contrastare la produzione e la diffusione di fake news e deepfake realizzati con l’IA.

CRTV apprezza la scelta, ma evidenzia che la norma, così come formulata, appare troppo generica. L’associazione sottolinea il rischio che una definizione poco chiara del concetto di “genuinità” possa generare difficoltà nell’applicazione concreta e discrezionalità eccessiva da parte dei giudici.

Le parole di Antonio Marano sulla legge sull’Intelligenza Artificiale

Il presidente di Confindustria Radio Televisioni, Antonio Marano, ha commentato così la nuova normativa:

“La legge sull’intelligenza artificiale ha compiuto un importante passo avanti, che anche il settore radiotelevisivo attendeva, per la regolazione delle nuove tecnologie, dotando il nostro Paese di una delle prime normative nazionali sul tema dopo l’approvazione dell’IA Act. Confindustria Radio Televisioni apprezza l’approvazione tempestiva in un ambito di innovazione accelerata, la definizione di dato, la previsione che l’IA non dovrà arrecare pregiudizio alla libertà e al pluralismo dei mezzi di comunicazione, la visione garantista e antropocentrica del lavoro. Ma ci sono margini di miglioramento importanti per garantire che la norma raggiunga i propri obiettivi in ambiti cruciali per l’informazione, il lavoro e il diritto d’autore.”

Marano ha posto particolare enfasi sulla tutela della creatività italiana e sulla necessità di fermare l’uso, sempre più diffuso, delle opere protette da copyright per addestrare sistemi di IA senza consenso e senza compenso.

“L’attuale utilizzo dell’IA realizza un’attività di concorrenza non regolata, che impatta fortemente i settori radiotelevisivo, audiovisivo, creativo e dell’informazione. È una concorrenza tanto più inaccettabile in quanto simula una creazione di carattere umano. Dai decreti delegati ci si attende interventi in questi ambiti, e CRTV terrà alta l’attenzione su questi temi.”

Una normativa da seguire con attenzione

La Legge n.132 del 2025 sull’intelligenza artificiale rappresenta quindi un primo passo importante per regolamentare un settore in continua evoluzione. Tuttavia, restano aperte questioni cruciali legate alla trasparenza dei contenuti, alla protezione del diritto d’autore e alla corretta definizione delle norme penali contro la disinformazione.

Per il mondo radiofonico e televisivo, si tratta di un terreno decisivo, da monitorare con attenzione nei prossimi mesi, in attesa dei decreti attuativi che potranno chiarire e rafforzare ulteriormente le disposizioni introdotte.

Adriano Matteo

Adriano Matteo

Tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia e grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature. Leggi i miei articoli

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