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Linus al Corriere: “Nel 2023 mi scade il contratto, ancora non firmo il rinnovo”

Dalla famiglia alla politica, passando per il rapporto di lavoro con il fratello e ovviamente per la radio. Linus al Corriere della Sera racconta e "si confessa" sulla sua vita, dagli inizi, quando viveva ancora a Paderno Dugnano, fino ad arrivare ai giorni nostri, parlando di figli e futuro.

Linus al Corriere: “Nel 2023 mi scade il contratto, ancora non firmo il rinnovo”

Il direttore di Radio Deejay, Linus, al vertice del polo radiofonico del gruppo Gedi, si racconta in un’intervista pubblicata oggi, 15 Ottobre, sul Corriere della sera. Si parla tanto di vita privata, di famiglia, politica ma anche ovviamente di radio.

L’intervista si apre proprio dal suo nome d’arte, ormai usato da tutti, anche da amici e parenti, Linus. “Mi chiamano Pasquale solo quelli che pretendono di essere in confidenza con mespiega – ma non mi conoscono, altrimenti saprebbero che neppure mia madre mi chiamava così”.

Mio fratello e mia sorella mi chiamano Linuccio – continua – e un pochino il mio migliore amico, Jager. Anche io mi chiamo Linuccio quando parlo con me stesso“.

Linus al Corriere della Sera: “Mi piacerebbe fare il sindaco di Milano, mia madre sarebbe contenta”

Linus definisce “casa” Paderno Dugnano, dove ha passato metà della sua vita, ma anche Milano, dove rivela gli piacerebbe fare il sindaco: “Mi piacerebbe nel senso che a me piace gestire le cose e quello del sindaco, alla fine, è un lavoro gestionale, si è un po’ spogliato delle valenze politiche. Gestire le cose vuol dire gestire le persone, che è quello che faccio a Radio Deejay dalla fine del ‘94. Dunque sarebbe divertente, mia madre sarebbe contenta“.

Fra i sindaci che ha apprezzato di più nella città che l’ha adottato, nonché la città di Radio Deejay e della Deejay Ten “Dal punto di vista dell’apertura culturale Milano è cambiata con Pisapia. Poi ho rivalutato la Moratti: l’ho conosciuta meglio ed è una persona molto capace e di spessore. Ma la rivoluzione l’ha fatta Beppe Sala“.

L’addio alla radio? “Nel 2023 mi scade il contratto. Non ho ancora firmato il rinnovo”

Elvira Serra, giornalista del Corriere della Sera, chiede a Linus, rifacendosi al titolo del suo ultimo libro, “Fino a quando” farà ancora la radio. “La gente è convinta che lo abbia scritto come provocazione – spiega il conduttore radiofonico – ma è un pensiero che mi accompagna tutto il giorno. Le cose belle prima o poi devono finire e non voglio che succeda a sfumare. Nel 2023 mi scade il contratto: mi hanno già proposto un rinnovo di 5 anni, ma non ho ancora firmato. Comunque non è detto che ci arrivi al 2023, no?

Continua poi sul fatto che molti dei “Ragazzi di Via Massena” abbiano sfondato in tv: “Sarei bugiardo se dicessi che non ho quel tipo di rammarico. Ma non perché la tv sia più bella della radio: è che a volte ho un po’ di frustrazione nel percepire il mondo radiofonico come se fosse di Serie B“.

Dalla Radio si passa alla moglie Carlotta e ai figli sulle pagine del corriere: “Mi chiedo ancora cosa abbia trovato in me- racconta Linus parlando della moglienon potremmo essere più diversi. Lei era così carina, io veramente uno sfigato. Lei è l mio equilibratore – continua – ho un’inclinazione alla cupezza che ho preso da mia mamma. Ho bisogno di stare con la gente. Carlotta è socievole, solare, positiva e mi compensa“.

Mio figlio Michi a RTL? Gli chiederei se è impazzito!

Passando poi ai figli, in particolare Michele: “Diventerà il più bravo dj dei prossimi 20 annidice LinusCon lui l’accordo è che comunque deve fare l’università e un percorso convenzionale: di fianco può fare quello che vuole. Se mi dicesse che vuole andare a lavorare a RTL, gli chiederei se è impazzito!risponde alla provocazione della giornalista – per adesso sta imparando il mestiere da m2o, con mio fratello Albertino, che è il direttore artistico“.

Sul fratello Albertino alla direzione della nuova m2o Linus spiega che: “La cosa più complicata del mondo è essere il suo capo… Sono contento che adesso abbia la sua radio. Io, come suo direttore editoriale, lo guardo e lo lascio fare. Prima avevo spesso l’atteggiamento del fratello maggiore che rompe le scatole“.

L’intervista si chiude fra ospiti e ricordi di interviste fatte negli anni: “Peter Gabriel mi ha emozionato per fascino e umanità. Con Henry Winkler, Fonzie di Happy Days, sono venuti da tutti i piani per foto e autografo. E poi l’intervista più bella, quella a Kobe Bryant, per la sua capacità di essere sia uomo di spettacolo che persona molto semplice“.

Se farebbe il giudice di X-Factor? Risponde di no, perché non ama “questa spettacolarizzazione del giudizio. Il programma è fantastico, ma non ritengo di essere così esperto da dire tu vai bene o non vai bene. Semmai sono in grado di dire con buona approssimazione se una canzone sarà un successo o no“.

L’intervista di Linus al World Radio Day

Con Linus avevamo parlato anche noi di Radiospeaker.it, di questi e di tanti altri temi, nell’intervista fatta al World Radio Day, disponibile su tutti i nostri canali.

Adriano Matteo

Adriano Matteo

Tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia e grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature. Leggi i miei articoli

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