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L’abitudine: la più grande forza e il peggior nemico della radio

L’abitudine: la più grande forza e il peggior nemico della radio

Tipicamente, quando parlo alle conferenze, inizio con il sottolineare la popolarità della radio. 9 persone su 10 ascoltano la radio più volte in una settimana. E i Podcast? Nella migliore delle ipotesi 2 su 10, e inferiore in molti paesi.

Data la notevole quantità di cambiamenti nel settore dei media, perché la radio funziona ancora così bene?

Penso che molto sia dovuto all’abitudine. Abbiamo sempre ascoltato la radio. È abitudine diffusa svegliarsi con la radio o accenderla in cucina. È abitudine, evidentemente, che la radio si ascolti in auto mentre si va al lavoro.

Negli anni la radio è cambiata per proporre un’offerta coerente. Si sentono sempre lo stesso tipo di musica e lo stesso tipo di programmazione, ogni volta che ti sintonizzi. Gli stessi speaker sono in onda smepre nelle stesse fasce orarie, settimana dopo settimana, mese dopo mese.

Questo è il motivo per cui i tentativi di spodestare la radio sono stati difficili: perché si sta cercando di rompere un’abitudine. E’ un’abitudine come bere il caffè, fumare una sigaretta o una buona birra: difficile da rimuovere.

La settimana scorsa è stato reso noto che il podcast del New York Times, The Daily, sta facendo due milioni di download al giorno. Certo, è ben diverso dall’NPR Morning Edition, che ha 14,9 milioni di ascoltatori ogni settimana, ma c’è da considerare che The Daily è riuscito a rompere le abitudini delle persone.

Aascoltatori radiofonici: l’abitudine di sintonizzare la stessa radio

Esiste un certo numero di abitanti negli Stati Uniti che, al posto della radio, ora ascolta abitualmente Michael Barbaro, la voce del podcast in questione. Le loro abitudini vengono modificate da podcast giornalieri di produzione elevata e che sono abbastanza lunghi per coprire i loro spostamenti.

L’abitudine potrebbe essere anche il motivo del perchè la radio ha un problema in molti paesi con un pubblico più giovane: ascoltano per molto meno tempo. 

Tutte le statistiche che ho visto mostrano che il pubblico più giovane non cambia magicamente le proprie abitudini più avanti nella vita – e mentre crescono, continuano ad ascoltare meno radio dei loro genitori.

L’abitudine potrebbe essere il nemico della radio negli anni a venire. Attraverso una programmazione avvincente, innovativa e una distribuzione vincente, tocca a noi mantenere l’abitudine della radio in vita.

Articolo a cura di James Cridland

Stefano Tumiati

Stefano Tumiati

Regista Radiofonico, Tecnico Audio, Producer, Montatore Video Leggi i miei articoli

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