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Radio Days Europe: dal 15 al 17 Marzo a Milano

Radio, Milano, Expo, tre parole in grado di descrivere il più grande evento dedicato alle Radio di tutto il mondo. Dal 15 al 17 marzo prossimi, il Radio Days Europe accende i riflettori sul capoluogo lombardo prima del previsto. E ancora una volta Milano, che ci osserva dall’alto delle Alpi, rimane la capitale della radiofonia.

Questo balza agli occhi degli addetti ai lavori e fa, forse, storcere il naso ai romani, che vorrebbero la Capitale al centro di momenti di confronto di tale caratura. Invece no. Confluiranno a Nord le energie della sesta edizione del Radio Days Europe. Radio Rai2 è il partner ufficiale della manifestazione internazionale, per questa ragione abbiamo incontrato Filippo Solibello, conduttore di Radio2 RAI e del “Radio Battle – Music Sans Frontières”, programma che verrà trasmesso in lingua inglese.

Solibello conosce molto bene la manifestazione e si pronuncia con cognizione di causa: “Ho partecipato a tutte le edizioni, fin dalla prima, le somiglianze sono legate all’altissimo livello qualitativo degli ospiti e delle sessioni; le differenze riguardano il contorno, gli eventi social e i party che abbiamo organizzato per i 1.500 ospiti che arriveranno, in quello siamo italiani, non siamo secondi a nessuno al mondo!” Il programma è piuttosto singolare, è una vera e propria gara tra radiofonici di tutto il mondo, e funziona così: “Ci sono 4 semifinali e in ognuna si scontrano 2 Radio di due paesi diversi, domenica sera abbiamo avuto la prima sfida tra Germania ed Estonia, ogni Radio manda in onda una canzone per volta, in maniera alternata e il pubblico decide durante la diretta chi vince. Si vota con Twitter, basta seguire il nostro account @radiobattle1. E’ bellissimo vedere come ogni Radio ha uno stile, una conduzione e una scelta musicale diversa, ma alla fine sono tutte accomunate dal grande amore per la musica, senza barriere e senza confini, Music Sans Frontieres, come dice la nostra sigla, prodotta dalla splendida Elisa Bee. Devo dire grazie a Radio2 per aver creduto in questa avventura fin dall’inizio, è la prima volta che si fa qualcosa del genere in Europa ed è importante che sia proprio il servizio pubblico a lanciare una sfida così. Domenica prossima gioca la nazionale: Italia contro Serbia, per noi gioca il DJ di Babylon, il mitico Carlo Pastore!” La conduzione del programma, dunque, si svolge rigorosamente in inglese, a questo proposito il conduttore non si dice emozionato, anzi: “Mi gasa un casino l’idea di andare in onda in posti lontanissimi come Tallin o la Svezia, è un modo per ‘invadere’ in maniera pacifica l’Europa e portare un pezzo di Italia oltreconfine”, specifica. Quanto ai preparativi della tre giorni aggiunge: “Siamo molto avanti, i produttori dell’evento sono molto contenti di Milano e dell’Italia, stiamo preparando delle grandi sorprese per loro e anche per il pubblico italiano. Sarà un incredibile momento di incontro con i radiofonici di tutto il mondo, verranno da più di 60 paesi per parlare di Radio e di tutto quello che ruota intorno. Posso anticipare qualche nome: avremo la direttora di BBC Radio, la bravissima Helen Boaden; il direttore dei prodotti digitali di NPR la radio pubblica americana, Joel Sucherman; ma anche delle superstar mondiali di YouTube come Jack&Dean”.

Il Radio Days Europe pare il più timido dei tentativi di internazionalizzare il mezzo inventato da Guglielmo Marconi, tutto il resto sono eventi fatti in casa. Spesso, gli organizzatori di questi ultimi, se la cantano e se la suonano senza via d’uscita. Non solo, quella del Radio Days Europe si prospetta una maniera originale di portare il mondo a casa nostra e casa nostra nel mondo. “Stiamo organizzando una grande sorpresa legata proprio alle Radio italiane, per i giorni di RadioDays che sveleremo fra pochissimo! Per chi vuole partecipare a RadioDays invece conviene sbrigarsi a comprare i biglietti perché stanno per scadere gli sconti di febbraio”, aggiunge estasiato il conduttore RAI.

Tra gli altri relatori troviamo anche Cajsa Lindberg, svedese, parlerà di nuove tecniche per raggiungere il pubblico più giovane; Alison Inverno, capo del pubblico BBC, analizzerà il consumo mediale sulle varie piattaforme; Sam Crowther, responsabile creativo Bauer Media parlerà del potere del suono. In totale i relatori saranno cento, suddivisi in una mole non indifferente di eventi spalmati su tre giorni.

Infine, sulla condizione della Radio italiana (strumento ideato da un bolognese) dice: “La Radio in Italia non ha nulla da invidiare a quella che si fa nel resto del mondo, abbiamo una splendida molteplicità di radio diverse, ognuna bella a modo suo. La Radio in Italia è molto libera e permette sicuramente di liberare creatività come nessun altro mezzo. Se devo proprio trovare un difetto, si potrebbe ‘osare’ di più con le scelte musicali, ma rispetto a dieci – quindici anni fa si sono fatti immensi passi in avanti anche da questo punto di vista”.

 

Articolo a cura di Annalisa Colavito

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