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All’asta la sede storica di Radio Studio 54

L’emittente toscana Radio Studio 54 fondata nel 1975 dallo speaker Guido Gheri è considerata un’istituzione a Firenze e sul territorio toscano, fregiandosi l’onore di dare voce e spazio al popolo libero fiorentino da 39 anni a questa parte.

Per la verità sembra una radio “quasi politicizzata” e senza voler fare critiche di destra o di sinistra, è stata protagonista di varie vicende giudiziarie grazie all’azione colorita del suo fondatore.

Nel 2012 è stata chiusa per alcuni mesi per ordine del gip Antonio Pezzuti a causa di diffamazione verso un ascoltatore e incitamento all’odio razziale ed è stata al centro di alcuni episodi processuali dovuti sempre ad accuse di diffamazione, nonché di presunti reati di opinione che hanno visto condannato all’inizio di quest’anno Guido Gheri che avrebbe “sparlato” on air ai microfoni di Radio Studio 54.

Storica la sua accusa in diretta di presunte “spese pazze” dell’attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la campagna elettorale per le comunali del 2009 all’epoca in cui ricopriva la carica di presidente della Provincia di Firenze, denuncia alla quale il premier rispose con una bella querela.

Ai giorni nostri è giunta agli onori della cronaca la positiva notizia del ritiro da parte di Renzi della famosa denuncia per diffamazione nei confronti del conduttore radiofonico Guido Gheri, della quale ha preso atto con soddisfazione il suo avvocato Paolo Florio.

Tuttavia i danni e le beffe non sono finiti per Radio Studio 54 che, notizia di questi giorni, è di nuovo sotto il “fuoco nemico”. Dopo un’ordinanza dell’ufficio esecuzioni immobiliari, risalente al 2012, la proprietà, sita in via Rialdoli a Scandicci, è stata messa all’asta su richiesta del creditore, e l’immobile risulta “occupato dal debitore”. Martedì prossimo ci sarà il primo appuntamento per aggiudicarsi la palazzina su una base di partenza di 510.400 euro.

La perizia tecnica sottolinea:Si ritiene importante precisare che nell’unità immobiliare risulta essere esercitata un’attività di emittente radiofonica gestita dall’esecutato“.

Risulta difficile restare indifferenti alla tragica fatalità di un destino che è ancora da decidersi, ma non promette nulla di buono, almeno per la sede storica della radio. Eppure questa radio libera, molto rinomata negli anni ’80, ha avuto il piacere di dare visibilità a personalità come Carlo Conti e Marco Masini, personaggi più che noti al grande pubblico.

Sicuramente le alterne vicende dello speaker toscano senza peli sulla lingua, ci ricordano che, in radio come nella vita, bisogna saper comunicare con rispetto e serietà; ai più Radio Studio 54 sarà ricordata come una radio sconveniente, inopportuna e irriverente, ma essere “rock” non può mai danneggiare l’immagine di nessuno, tanto meno di una radio popolare come questa.

Ci auguriamo vivamente che questa ulteriore vicenda non cancelli la storia né il futuro di questa realtà radiofonica.

 

Articolo a cura di Nicoletta Zampano

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