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Sanremo 2013 Story: Alessandro Greco – Rtl 102.5

E dopo l’intervista a Vic di Radio Deejay continua il nostro report dal Festival di Sanremo con un altro personaggio radiofonico: Alessandro Greco, raggiunto appena uscito dall’ultima diretta di “The Flight” da Sanremo…

Si, ho fatto tutta la settimana con Cristina Borra in “The Flight” dalle 15 alle 17, ma ho anche portato avanti il mio programma, quindi sempre fedele, con Charlie negli ultimi giorni dalle 11 alle 13. Secondo me questa è anche una buona occasione per capire la reazione del pubblico, si sa che in radio è difficile capire chi ti ascolta e come ti ascolta.  Nel nostro caso no, noi siamo una radio in diretta 24 ore su 24, siamo in radio e in radiovisione, abbiamo un’interazione continua con i social network, sms, tweet, quindi abbiamo uno spaccato concreto di come vanno le cose.”

Certo, ma secondo te tramite il contatto diretto con la gente come qui a Sanremo si nota ancora interesse verso la radio? È ancora seguita?
Assolutamente sì, la radio entusiasma, piace sempre di più al pubblico. La televisione dovrebbe riflettere e “rubare” quelle caratteristiche della radio che permetterebbero al pubblico di tornare a reinnamorarsi anche della televisione

GUARDA L’INTERVISTA AD ALESSANDRO GRECO DI RTL 102.5

Giustamente lo sottolineavi, RTL è molto attiva grazie alla radiovisione e ai social network e quindi spesso presente in occasioni come questa. Dal punto di vista dello speaker, il pubblico incollato ai vetri, le foto, gli autografi possono essere un elemento di distrazione o si riesce comunque a rimanere concentrati sul programma ed è quindi un piacere questo contatto così diretto?
Penso che quel minimo di professionalità stia nel dare relazione e soddisfazione al pubblico, in un programma, ad altri eventi o nei programmi televisivi ma comunque rimanere concentrati su quello che devi fare e sul tuo lavoro

Ovviamente siamo qui per Sanremo, che tra l’altro RTL segue da una postazione vicinissima al teatro, e la sensazione è che questa, sia dal punto di vista musicale che dal punto di vista dello spettacolo, sia stata un’edizione all’insegna della novità. Cosa ne pensate voi addetti ai lavori?
La vera novità sta nell’aver presentato alcuni progetti assolutamente innovativi, si è sentita una certa novità musicale e la mano del Direttore musicale Mauro Pagani, che da grandissimo autore, arrangiatore e musicista ha dato la propria impronta. Poi è riuscito il progetto di riportare, grazie a Dio, la musica al centro del Festival della Canzone Italiana quindi complimenti a tutti

A proposito del Festival, RTL da sempre è molto attenta alla promozione della musica italiana e di brani di successo, secondo voi c’è qualcosa di radiofonico e di valido tra le canzoni che sono state presentate?
Si, il brano di Marco Mengoni è bellissimo e poi lui è molto bravo, stiamo già mandando con molta soddisfazione Max Gazzè, stiamo mandando e lo mandavamo già prima della vittoria il vincitore della categoria giovani Antonio Maggio. Poi trovo che stia facendo un bellissimo Festival e stia ottenendo un buonissimo risultato anche Annalisa, che ho trovato molto bella, brava e rigenerata da questo Sanremo. Quindi andiamo alla grande!

Infine, per quanto ci riguarda, il nostro sito è da sempre legato alla promozione di talenti emergenti della radio. Cosa suggerisci a coloro che volessero intraprendere questa carriera anche se è ovviamente molto difficile?
Quando avrete la sensazione di aver provato tutto ricominciate da capo. Continuate a sentire l’istinto e la voglia di esprimervi, di farvi sentire, di farvi vedere e di farvi conoscere. La strada è lunga e irta di difficoltà ma questo fa parte proprio della formazione dell’artista. Prendete ad esempio Andrea Nardinocchi, escluso ingiustamente dalla finale della sezione Giovani quest’anno, tra l’altro passato già negli anni scorsi nelle radio nazionali, ad esempio noi lo trasmettevamo. Ho trovato il suo stile davvero innovativo però è uscito, allora cerchi di attingere da una situazione come questa per dirti vado avanti, è una situazione di stallo ma devo reinventarmi e reinvestire, magari facendo tesoro di quella che qui è stata una piccola sconfitta.

E invece ad un giovane speaker che volesse fare questo lavoro cosa vuoi dire?
Di non essere, come aveva detto il Ministro Fornero un po’ di tempo fa, troppo “choosy”. In quel concetto della Fornero c’era anche un fondo di verità, quindi qualsiasi forma di espressione possa capitarvi nella vita sfruttatela

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