Lo Zoo di 105 non va in onda: la spiegazione di Marco Mazzoli

Oggi pomeriggio, gli ascoltatori de Lo Zoo di 105 avranno notato che i conduttori non erano in diretta, bensì veniva trasmesso un “best” del programma con alcuni spezzettoni delle altre puntate.

Non è ben chiaro il motivo di questa decisione, ma sembrano esserci state delle incomprensioni, forse tra i conduttori o forse tra Marco Mazzoli e la dirigenza.

La spiegazione pubblicata sui social dal fondatore del programma è la seguente: “Lo Zoo non è un programma, è una filosofia di vita, ma anche una macchina molto delicata, con micro equilibri, difficilmente comprensibili. Oggi non siamo andati in onda, perché è mancato un equilibrio, forse un po’ di sensibilità o forse per pura distrazione! Essere alla guida di questo “mostro” è estremamente difficile, perché si basa tanto su umori e su meccanismi che sono un pelo complicati da spiegare su un foglio! Per molti sono solo due ore di cazzate, per altri è una semplice pressione di un bottone e il libero sfogo di 5 ignoranti! Anche questi sono elementi della nostra miscela magica, ma anche le 12 ore di scrittura, produzione, confezione e scaletta! Se decidiamo di non andare in onda, significa che uno di questi pezzi si è rotto e che siamo al lavoro per aggiustarlo! Chi giudica, senza sapere e conoscere, lo metto nella stessa lista di chi ha seguito la D’Urso nel suo magico tutorial per lavari le mani!”.

Lo Zoo di 105 non va in onda: la spiegazione di Marco Mazzoli

In un altro post, lo storico conduttore di Radio 105 ha voluto ricordare Leone di Lernia, a tre anni dalla sua morte: “Ciao Leone, oggi è l’anniversario della tua scomparsa. Avrei voluto dedicarti una puntata speciale, ma la mia squadra non è stata in grado, quindi la tua teoria, oggi più che mai, ha un significato ancora più grande: “Non servon a un cazz, Mazzo’”! Per una serie di motivi, oggi ci sarà un best dello Zoo”.

Lo Zoo di 105 tornerà dunque, fuori imprevisti, in diretta a partire da lunedì, con il solito orario pomeridiano dalle 14 alle 16.

Articolo a cura di Francesco Pinardi