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Laura Basile ex R101 e Speaker di Radio Fiume Ticino si racconta a Radiospeaker.it

Laura Basile, amatissima voce di R101 da settembre 2007 a gennaio 2011 ora speaker per l’elvetica Radio Fiume Ticino, si racconta ai lettori di Radiospeaker.it.
Laura ci ha parlato del suo incontrastato amore per la radio che coltiva fin da bambina, della decisione di abbandonare R101 e delle sue nuove esperienze radiofoniche. Buona lettura!

Ciao Laura, raccontaci brevemente il tuo percorso radiofonico. C’è stato un momento della tua vita in cui ti sei detta “ok, voglio fare questo mestiere!”?
Fin da piccina rompevo le scatole ai matrimoni strappando il microfono a chi animava la serata perché volevo presentare io… Amavo a tal punto la musica che ballavo anche picchiettando sulle pentole, suonavo il pianoforte, ascoltavo tutte le radio, cantavo tutte le canzoni in inglese storpiando le parole non conoscendo la lingua ovviamente; costringevo “Papa” a comprare musica di ogni genere e passavo le ore a casa a fare finta di presentare le canzoni utilizzando la spazzola di mamma come microfono. Il mio sogno era che anche la mia voce uscisse da quella scatoletta magica che era lo stereo e così, a 15 anni, una radio locale, a cui fracassavo le scatole con telefonate da casa tutti i giorni per fare dediche, mi disse che avevo una bella voce… la domanda fu: “perché non passi da noi per un provino?” Eh eh eh e da lì è iniziata l’ avventura!

A gennaio hai lasciato R101 per approdare all’elvetica Radio Fiume Ticino. C’è un motivo importante alla base di questa decisione?
In realtà non ho lasciato R101 per nessun’ altra radio, l’ho lasciata perché semplicemente ho sentito di non essere in linea con la nuova direzione presa da un’ emittente che adoravo e in cui lavoravo da quasi 4 anni. Stava cambiando qualcosa e a me quel qualcosa non piaceva quindi per il bene del mio mestiere, che faccio perché amo, ho scelto di lasciare il network perdendo sicuramente visibilità in attesa di qualcosa che potesse ridarmi la gioia di trasmettere. È stata una mia scelta, ci tengo sempre a precisarlo. Radio Ticino e’ arrivata da poco. Nei mesi successivi ho lavorato (e tuttora continuo), curando le pubbliche relazioni per un nuovo locale in Svizzera… avevo bisogno di cambiare un po’, ma la radio è una droga talmente forte che…

Quali sono le differenze (se esistono), in termini di libertà e sperimentazione, che hai potuto constatare tra il modo italiano di fare radio e quello invece oltreconfine?
Non ho constato a dire il vero molte differenze nè sotto l’aspetto tecnico nè sotto il profilo umano o almeno non differenze di “confine” anche perché la radio e’ fatta praticamente da speaker quasi tutti italiani, vedi Aldo Paolini, uno degli speaker più bravi del momento secondo me… Fra l’ altro a noi piace scherzare sul fatto che siamo simili: lui e’ Laura al maschile, io Aldo al femminile. Le uniche differenze ovvie sono che Radio Fiume Ticino è una realta’ locale per cui le differenze con il network, si sa, sono molte.

Radio Fiume Ticino si è aggiudicata recentemente l’importante premio dello “Swiss Radio Day 2011” per aver incrementato in maniera considerevole i suoi ascolti. Puoi rilasciarci qualche dichiarazione in merito?Ti manca un po’ l’affetto degli ascoltatori italiani?
Radio Ticino e’ sicuramente una radio in crescita, io sono appena arrivata, ma li conosco e conosco il direttore da anni. Hanno sempre messo molta umiltà nelle loro cose, sono cresciuti grazie alla semplicità dei conduttori e della scelta musicale, creando, secondo me, una perfetta sintonia tra serietà e gioia nel fare radio, senza troppe regole che creano imbarazzo e rigidità non solo per chi deve lavorare, ma anche nell’ascoltatore stesso che percepisce un ambiente rigido. Lasciare R101 per me e’ stato difficilissimo, una scelta combattuta, ma non potevo fare altro… credetemi… Gli ascoltatori mi hanno resa la donna più felice del mondo e tuttora lo fanno; ricevo ogni giorno mail e messaggi da persone che seguivano il mio modo, se vuoi strampalato, imperfetto… ma VERO di fare radio e sono rimasti legatissimi a me! Sì, mi mancano tanto, mi manca la vecchia guardia. Il gruppo che c’era a R101 quando sono arrivata mi manca molto, ma bisogna andare avanti nella vita e fin da dove sono ora ripartirò di nuovo da zero, con una nuova sfida…

Come dovrebbe essere la tua radio ideale?
Eeeeeeeh bella domanda… Una radio che passi davvero tutta la musica, ricca di informazione, di cultura, territorio e con degli intrattenitori che possano parlare di tutto senza imposizioni di tempi e argomenti… la radio di una volta con 2 giradischi, il revox, le cassettine e senza webcam o televisioni varie… La radio e’ mistero, immaginazione e così doveva restare…

A questo proposito… come giudichi la recente scelta di molti network di voler affiancare all’attività radiofonica anche quella televisiva?
I canali tv stanno aumentando a vista d’occhio! Apprezzo quello che fa RTL, ma non amo molto l’unione di alcuni televisivi alla radio nel senso, come dicevo, che per me la radio dovrebbe restare mistero quindi non andrebbe mostrato ciò che accade, ma in fondo il lavoro che fanno ad RTL, con l’aggiunta dei video musicali, lo trovo interessante. A volte però sento in onda persone del mondo della tv che proprio non c’entrano nulla con la radiofonia e questo non lo tollero molto!

Con quale collega ti piacerebbe lavorare per la prima volta? Con quale invece vorresti lavorare di nuovo?
Mi piacerebbe fare una bella trasmissione con La Zac di 105 e con Marco Galli, mentre lavorerei molto volentieri ancora con Max Novaresi… lo trovo geniale!

Il momento della tua vita radiofonica che porterai sempre con te? Raccontacelo!
Sicuramente la mia prima intervista… Fu a Luca Carboni per la mia prima radio, Rto. Sono praticamente svenuta… Ahhahahahahah che figure, ma che emozione! Avevo 16 anni…

Quali radio ascolti oltre ovviamente a quella in cui lavori?
Assolutamente  Radio 24 e Radio2 le mie preferite!

Qualche consiglio per i giovani che si avvicinano alla professione dello speaker radiofonico?
Se davvero è il vostro sogno, allora realizzatelo, ma senza pensare ai guadagni, sperimentadovi nelle radio locali o nel web, ma cercando di imparare il più possibile in umiltà e non pensando, senza nemmeno avere mai aperto un microfono, di voler lavorare in una radio grossa. Un po’ di gavetta fa bene, però devo ammetterlo, oggi la meritocrazia non esiste più quindi è dura, molto dura, ma se sei una velina o un tronista forse approdi anche in radio! 🙂

La musica è un ingrediente fondamentale per una radio.Come giudichi l’attuale tendenza, tutta italiana, di puntare sempre di più sui classici e un po’ meno sulla musica nuova?
Non giudico, perché non ne sono all’ altezza, ma penso che la radio dovrebbe dar spazio a tutta la musica… novità e generi diversi, grandi classici, ma anche qualche lato b… perché no?

Conosci Radiospeaker.it? Quali sono le tue impressioni a riguardo?
Sì, certo! Lo conosco e lo seguo! Trovo che sia ben fatto e utile, soprattutto serio!!! In bocca al lupo e grazie per il lavoro che fate.

Articolo a cura di Pierpaolo Fasano

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