La Regione Sardegna promuove il sardo nelle Radio
La bella Sardegna resta sogno estivo e desiderato da tanti italiani, isolani o meno e, nell’immaginario comune, si ricorda per la bellezza delle sue spiagge, la spontaneità dei sardi e le leggende popolari come la fantastica e temibile “muska macedda”.
La Sardegna tradizionalmente, per posizione geografica e diversità culturali interne, si fonda su un bilinguismo dialettale che si affianca alla comune lingua italiana. La lingua sarda è riconosciuta e protetta storicamente come minoranza linguistica dalla legge nazionale 482/1999 ed è tutelata anche dalla legge regionale 26/1997 considerata idioma di pregio è promossa e valorizzata con varie iniziative dalla stessa Regione. I
In questa prospettiva di crescita e di promozione culturale rientra anche il nuovo provvedimento regionale che prevede l’assegnazione di contributi alle radio che valorizzano la lingua e la cultura sarda con programmi, approfondimenti e notiziari.
L’avviso è rivolto solo alle emittenti radiofoniche sarde che hanno i seguenti requisiti:
– iscrizione al registro degli operatori di comunicazione (ROC)
– essere costituite da almeno trentasei mesi
– presentare il rendiconto e il bilancio aziendale relativo all’anno precedente a quello per il quale si chiede il contributo
– possesso di una stabile struttura redazionale con almeno due dipendenti e un direttore giornalista iscritto all’albo
– essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali
– essere gestore di rete (titolare del diritto di installazione di rete o detentore degli impianti di diffusione) e produttore di contenuti o essere un produttore di contenuti che si avvale di terzi per trasmettere
– aver adempiuto agli obblighi informativi nell’ambito della informativa economica di sistema (IES).
Il termine ultimo previsto per le domande di contributo e la relativa documentazione resta il 18 novembre prossimo. Per l’assessore alla Cultura Claudia Firino l’iniziativa ha una portata più ampia:
“Il contributo regionale rappresenta una forma di sostegno alla radiodiffusione locale e uno stimolo all’innovazione tecnologica del settore, nel solco della valorizzazione delle tradizioni”.
La valorizzazione della cultura locale è un segno di amore per la propria terra che, pur essendo una, si distingue in mille facce e opportunità.
Articolo a cura di Nicoletta Zampano