Ascolti radiofonici nel 2024: analisi e variazioni rispetto al 2023
Un’analisi approfondita evidenzia il calo degli ascoltatori nel giorno medio e nel quarto d’ora, con variazioni significative rispetto al 2023.

Quanto è effettivamente cambiato l’ascolto della radio fra il 2023 e il 2024? Dopo la pubblicazione dei dati d’ascolto della radio nel secondo semestre e nell’intero anno 2024, che hanno mostrato un netto calo nel numero di ascoltatori della radio in Italia, andiamo ad analizzare nello specifico il numero di ascoltatori generali rilevato nei dati TER confrontandolo con quello dell’anno precedente.
Variazione dell’ascolto della radio in Italia fra il 2023 e il 2024 nel giorno medio
Nel 2023 la popolazione italiana con +14 anni era di 52.115.026 persone e il numero di ascoltatori della radio nel giorno medio è di 36.343.000 secondo un’analisi che ha intervistato 943.71 persone.
Nel 2024 la popolazione italiana con +14 anni era di 52.231.073 persone e il numero di ascoltatori della radio nel giorno medio è di 35.077.000 secondo un’analisi che ha intervistato 88.975 persone.
È evidente quindi un calo effettivo nell’ascolto della radio ma vediamo più precisamente il senso di questo dato relativo all’ascolto nel giorno medio:
- Differenza ascoltatori (2024 – 2023): c’è stata una perdita di 1.266.000 ascoltatori nel giorno medio dal 2023 al 2024.
- Variazione della popolazione (2024 – 2023): la popolazione italiana con più di 14 anni è aumentata di 116.047 persone.
- Percentuale ascoltatori sul totale della popolazione:
- 2023: il 69,74% della popolazione ascoltava la radio nel giorno medio.
- 2024: il 67,16% della popolazione ascoltava la radio nel giorno medio.
- Delta percentuale ascoltatori: la percentuale di ascoltatori rispetto alla popolazione è diminuita di 2,58 punti percentuali.
Questi dati evidenziano una leggera crescita della popolazione, accompagnata però da una riduzione significativa sia nel numero assoluto di ascoltatori che nella loro percentuale rispetto alla popolazione. Questo potrebbe indicare un calo generale dell’interesse per la radio o uno spostamento verso altri media.
Il numero assoluto di ascoltatori è diminuito del 3,48% dal 2023 al 2024. Quindi, la riduzione del 2,58% si riferisce alla percentuale di ascoltatori rispetto alla popolazione, mentre il calo effettivo in termini di ascoltatori è del 3,48%.
Variazione dell’ascolto della radio in Italia fra il 2023 e il 2024 nel quarto d’ora medio AQH
Nel quarto d’ora medio (AQH) il discorso è simile.
Nel 2023 la popolazione italiana con +14 anni era di 52.115.026 persone e il numero di ascoltatori della radio nel quarto d’ora medio era di 7.239.000.
Nel 2024 la popolazione italiana con +14 anni era di 52.231.073 persone e il numero di ascoltatori della radio nel quarto d’ora medio era di 6.655.000.
Il calo nell’ascolto c’è stato quindi anche nel quarto d’ora medio, analizziamo quindi nello specifico questo dato a confronto con lo stesso del 2023:
- Differenza ascoltatori (2024 – 2023): c’è stata una perdita di 584.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio dal 2023 al 2024.
- Variazione della popolazione (2024 – 2023): la popolazione italiana con più di 14 anni è aumentata di 116.047 persone.
- Percentuale ascoltatori sul totale della popolazione:
• 2023: il 13,89% della popolazione ascoltava la radio nel quarto d’ora medio.
• 2024: il 12,74% della popolazione ascoltava la radio nel quarto d’ora medio. - Delta percentuale ascoltatori: la percentuale di ascoltatori rispetto alla popolazione è diminuita di 1,15 punti percentuali.
Il numero assoluto di ascoltatori è diminuito dell’8,07% dal 2023 al 2024. Quindi, la riduzione dell’1,15% si riferisce alla percentuale di ascoltatori rispetto alla popolazione, mentre il calo effettivo in termini di ascoltatori è dell’8,07%.
Questi dati evidenziano un calo significativo sia nel numero assoluto di ascoltatori che nella loro percentuale rispetto alla popolazione. Il calo c’è stato anche in termini di minuti d’ascolto: nel 2023 l’ascolto della radio nel giorno medio era di 223 minuti mentre nel 2024 è stato di 211 con un calo quindi sostanziale di ben 12 minuti. Ma il calo è relativo solo al confronto con il 2023, definito anomalo per via dell’auto promozione messa in atto dai network, e non al confronto con il 2022 che rivela una crescita sostanziale.