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Nuntii Latini, un radiogiornale tutto in latino!

Il latino, si usa dire, è una lingua morta. E a scuola, inutile negarlo, quante volte abbiamo detto al professore: “ma perché, perché prof. dobbiamo studiare una lingua che non parla più nessuno!?”. Ma noi di Radiospeaker.it ci siamo imbattuti in una radio molto particolare, la YLE finlandese (Yleisradio), che all’interno del palinsesto ospita un radiogiornale latino!

Sulle frequenze di questo network, infatti, va in onda dal 1989 un programma il cui nome spiega tutto: Nuntii Latini. Notizie, aggiornamenti su argomenti internazionali, annunci di presidenti e discorsi del Papa, si parla di tutto, purché lo si faccia esclusivamente in latino, la lingua dell’Impero Romano e dei suoi grandi imperatori, la lingua dei poeti, la lingua che il Sommo Dante, tanto per citarne uno, ha utilizzato per alcuni suoi grandi componimenti.

Il programma nasce quasi per caso, grazie al professor Reijo Pitkäranta dell’Università di Helsinki, con il “semplice” intento di ridare vita a una lingua che tutti definivano morta. Un’idea ambiziosa, cominciata per scherzo con Hannu Taanila, giornalista della radio, il 1° settembre 1989, quando andarono in onda con cinque minuti di notiziario in latino. L’idea è però straordinariamente piaciuta, e da 24 anni il sodalizio tra la radio, mezzo di comunicazione di massa, e il latino, prosegue; e secondo Antii Ijäs, giornalista del programma, il latino è probabilmente la più internazionale e neutrale lingua del mondo. Dal 2003 un nuovo membro è entrato a far parte della grande famiglia latina, la presentatrice Laura Nissinen, che dichiara di essere sempre stata affascinata dalla lingua di Cicerone, e che il fascino del suo mestiere è riuscire a dare uno sguardo alla vita quotidiana degli antichi romani.

Nuntii Latini viene ascoltato in tutto il mondo, le notizie sono quindi globali, e vengono scelte e scritte dall’ideatore Pitkäranta con la collaborazione di un altro professore in pensione, Tuomo Pekkanen. Non difficile, secondo i giornalisti, tradurre in latino termini moderni, perché comunque derivano proprio dalla lingua dei romani o comunque dal greco: telefono diventa telephonum, rete internet, interrete. Tuttavia un oggetto troppo moderno, come l’iPod, rimane iPod, e non viene tradotto per evitare forzature come nel caso del Missile Cruiser, diventato missile circumvagans.

Al di là di queste sottigliezze, l’appuntamento settimanale con l’informazione latina è seguito da un buon numero di affezionati, che scrivono anche lettere all’emittente, rigorosamente in latino! Devo però, concludendo con una battuta, essere sincero: i più indicati a leggere e parlare in latino saremmo sicuramente noi italiani, in virtù del fatto che la nostra pronuncia potrebbe essere la più chiara in assoluto (non la più corretta, purtroppo non ci sono registrazioni dell’epoca dei romani!). Dico questo perché ascoltare un finlandese parlare in latino mi ha fatto parecchio sorridere, fermo restando che l’idea è lodevole e, soprattutto, ben costruita e curata!

Articolo a cura di Davide Porro.

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