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In che momenti della giornata ascoltate la Radio?

Una domanda forse scontata, ma non del tutto, se consideriamo l’innovazione apportata dal media e la concorrenza di quest’ultimo con gli altri mezzi di comunicazione, che tendono sempre a soppiantare l’immediatezza e il fascino dell’FM il quale, nonostante tutto, continua a catturare l’attenzione di molti, compresi i giovani, alcuni desiderosi di essere “on air”.

Oggi, come sappiamo, la fruizione passa attraverso vari canali, che si muovono in parallelo all’evoluzione tecnologica; le possibilità di ascoltare il proprio programma preferito si sono estese, grazie anche alla ormai diffusa digitalizzazione che sta investendo i network nostrani.Tra cellulari di ultima generazione e piattaforme digitali, le modalità sono tante, in grado di coinvolgere anche coloro che inizialmente non sono stati particolarmente interessati a ciò che offre il mercato della radiofonia.

Eppure questi ultimi sono stati quelli che hanno cominciato ad apprezzare determinati format, gli stessi che hanno raggiunto il successo in termini di ascolto, per la loro originalità o semplicemente per la presenza di uno speaker abbastanza gettonato, reduce magari, dal “piccolo schermo”, purtroppo.

L’interesse, quindi,per una determinata emittente ha prodotto la conseguente abitudine di sintonizzarsi probabilmente in orari ormai consolidati, che spesso si legano proprio ai dati d’ascolto, salvo alcuni casi.

Ovviamente l’ascolto si basa anche su quelli che sono gli impegni che contraddistinguono le giornate delle persone, tra faccende domestiche e occupazioni in posti di lavoro, quali uffici etc. Gli stessi studenti, ad esempio, grazie agli smartphone di ultima generazione, decidono quando essere all’ascolto, magari durante una tranquilla ricreazione, o no?

Tra le fasce orarie, probabilmente di maggiore affluenza, quella del “morning”, che include l’informazione mista all’intrattenimento, risulterebbe abbastanza seguita, insieme a quella del “drive time”, dove coloro che sono di ritorni dal lavoro, magari in auto, non tardano a sintonizzarsi, per cercare di scaricare tutto lo stress accumulato dopo una giornata abbastanza impegnativa. C’è poi una parte di pubblico che predilige anche l’ascolto notturno, estraneo ai rumori delle ore diurne, dove l’atmosfera assume toni pacati, così come l’attenzione, di chi è dall’altro lato, diviene maggiore, in grado di creare una speciale fidelizzazione con lo speaker in onda.

Insomma, non vi è un momento in particolare dove si ascolta maggiormente la radio; in ogni caso, resta il piacere di sintonizzarsi, spinti dalla voglia di divertirsi, allontanare le preoccupazioni che tormentano la mente ed incuriosirsi semplicemente con un “talk” che possa destare la curiosità di chi, in passato, è stato attratto solo ed esclusivamente dagli show della tv, ed ora deve ricredersi.

E voi, solitamente quando ascoltate la radio?

Articolo a cura di Maurizio Schettino

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