Radio Bruno dona due apparecchiature per la cura della tiroide
Quando la radio volge l’attenzione alla cura di patologie legate alla salute, un esempio è dato dalla generosità di Radio Bruno.
L’emittente di Carpi, infatti, ha contribuito all’acquisto di due macchinari tesi alla cura dei noduli alla tiroide.
Si tratta di un ecografo di ultima generazione e un echolaser che sono stati consegnati all’Unità operativa di Endocrinologia dell’ospedale “Ramazzini” di Carpi e presentati dall’associazione “Parenti Tiroidei” che ne ha curato l’acquisto.
La caratteristica principale dell’apparecchiatura è legata alla possibilità di intervenire senza dover effettuare l’anestesia totale, intervento chirurgico o pasticche da assumere per sempre, il tutto in una zona dove vi è una percentuale alta di soggetti affetti dalla tiroide benigna residenti nella provincia di Modena.
Una tecnica, questa, che, nello stesso tempo, permette al paziente di tornare molto presto a casa e che risulta essere, pertanto, l’unica ad essere adottata in tutta la regione all’interno del nosocomio di Carpi.
Un contributo, quindi, importante per la superstation che con questo significativo apporto ha dato ampio risalto all’innovazione in campo medico, come affermato dal direttore generale dell’azienda sanitaria modenese, Antonio Brambilla, sulle pagine della gazzetta di modena.
“Questa apparecchiatura fa si che si possano presentare prospettive interessanti sia per quanto riguarda l’assistenza ai problemi benigni, sia per fare arrivare qui pazienti provenienti da fuori distretto sanitario”, queste le parole di Brambilla in merito ai vantaggi prodotti dalle apparecchiature donate.
Complimenti a Radio Bruno per questa collaborazione, nel corso di un’estate dove l’emittente è alle prese con i consueti appuntamenti giornalieri, dove non mancano anche gli eventi esterni, quelli del “Radio Bruno Estate”, particolarmente attesi dai fedelissimi ascoltatori e da tutti coloro che non vogliono perdersi l’esibizione canora del proprio artista preferito.
Buona estate!
Articolo a cura di Maurizio Schettino